Gli italiani fumano di meno ma sono più grassi e più sedentari: determinante l’esempio della famiglia

di Redazione

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Gli italiani fumano di meno ma sono più grassi e più sedentari: determinante l’esempio della famiglia

| mercoledì 27 Luglio 2016 - 12:04

L’Istat ha tracciato il profilo medio degli italiani e quello che emerge da un lato è positivo, perché si parla di una riduzione del consumo del fumo, dall’altro è negativo perché si attesta una riduzione anche dell’attività fisica che ha come conseguenza un aumento costante di peso.

Secondo i dati, relativi al 2015, il connubio sedentarietà-obesità rappresenta un rischio per la salute per oltre metà degli adulti (52%).

Ecco alcuni dati che evidenziano come sui comportamento delle nuove generazioni incida in modo determinante l’esempio che si ha all’interno della famiglia. Fuma il 30,2% dei giovani fino a 24 anni che vivono con genitori fumatori (solo l’11,9% se nessun genitore fuma), mentre il 48,4% dei giovani è sedentario se lo sono anche i genitori (7,7% se i genitori non lo sono). Dati molto simili sono stati registrati anche sul fronte dell’eccesso di peso e del consumo non moderato di alcol.

Per quanto riguarda le sigarette, nel 2015, il 19,6% della popolazione italiana sopra i 14 anni ha dichiarato di essere fumatore (circa 10 milioni e 300mila persone), il 22,8% di aver fumato in passato e il 56,3% di non aver mai fumato. La quota più elevata di fumatori si ha nella fascia di età 25-34 anni (33,0%), quella di fumatrici nella classe di età 55-59 anni (20,8%).

Quelle che preoccupano sono le cifre sull’obesità: nel 2015, il 45,1% della popolazione maggiorenne ha registrato peso corporeo in eccesso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), mentre il 51,8% è risultato in condizione di normopeso e soltanto il 3% in sottopeso. L’eccesso di peso si diffonde con tendenza crescente nel tempo, soprattutto tra i maschi (da 51,2% nel 2001 a 54,8% nel 2015). I bambini e gli adolescenti in eccesso di peso raggiungono la quota considerevole del 24,9% nel biennio 2014-2015, con forti differenze di genere (28,3% maschi, 21,3% femmine).

Per quanto riguarda la sedentarietà, nel 2015 circa 23.524.000 persone ha dichiarato di non praticare sport o attività fisica nel tempo libero. Anche su questo fronte, sono notevoli le differenze di genere: è sedentario il 44,3% delle donne contro il 35,1% degli uomini.

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