Madre Teresa di Calcutta: una vita tra i poveri |

di Redazione

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Madre Teresa di Calcutta: una vita tra i poveri |

| domenica 04 Settembre 2016 - 08:16

Madre Teresa di Calcutta nasce il 26 agosto 1910 a Skopje, in Albania (oggi Repubblica della Macedonia), da una famiglia agiata. Scelse di essere povera, fondò le Missionarie della carità, e in tutta l’esistenza possedette solo il sari bianco orlato di azzurro.

Quella di Madre Teresa di Calcutta è stata una vita dedicata agli ultimi, una vita tra i poveri.

La fede sostenne Madre Teresa anche nei lunghi periodi di vuoto spirituale, anni durante i quali le pareva che Dio non volesse più parlare alla sua anima, come lei stessa confessò nelle lettere ad alcuni amici.

La sua straordinaria esistenza ebbe una svolta al santuario della Madonna di Letnice, sul Monte nero, a pochi km da Skopje. Era la metà di agosto del 1922, Agnes Bojaxhiu (questo il suo nome vero) sentì la chiamata di Dio. Si rivolse alle suore di Loreto, andò novizia in Irlanda, poi in India. Prese i voti, cominciò a insegnare.

Nel 1946 durante un viaggio in treno sentì quella che avrebbe definito la “chiamata nella chiamata“: dopo averla fatta suora, Dio le chiedeva di donarsi totalmente al servizio degli ultimi del mondo.

Lasciò la scuola e le suore di Loreto, si mise a girare per gli slum di Calcutta e si fermava a pulire ferite e piaghe ai moribondi, spesso appartenenti alla casta degli intoccabili. Dava loro da bere e da mangiare, li copriva, gli faceva compagnia, li teneva per mano mentre morivano.

Madre Teresa ebbe altre seguaci, Agnese e poi Gertrude, che veniva da una famiglia benestante. Fu l’inizio delle Missionarie della carità che in breve tempo si sarebbero diffuse in tutto il mondo: dalle sperdute località dell’Africa fino ai grattacieli di New York, a Londra, in Urss e perfino a Cuba. Oggi sono circa 5000 in più di 100 Paesi.

Madre Teresa non criticava la ricchezza in quanto tale, ma solo se non veniva usata per dare a chi non aveva. Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese si rinunciasse al costoso banchetto per centinaia di ospiti, invitando a usare quei soldi per i poveri. Pure il suo cospicuo compenso fu usato per sostenere le case. E ai reali di Stoccolma fece risparmiare i soldi del Grand Hotel e degli altri lussi concessi agli ospiti, perché nel soggiorno in Svezia lei andò a dormire dalle suore di san Giuseppe.

Dal 1951 fu cittadina indiana, poi ebbe la massima onorificenza del Paese, nel 1973 la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare in aereo gratis.

Fu grande amica di Papa Wojtyla, e i due hanno rappresentato le figure guida del cattolicesimo mondiale di fine secolo. Le missionarie aprirono in Vaticano una mensa per i poveri, proprio su richiesta del Papa. Il 5 settembre del 1997 morì a Calcutta. A Madre Teresa furono concessi funerali di Stato, accorsero un milione di persone e autorità di tutto il mondo, la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata, nel 2016 Papa Francesco l’ha santificata.

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