Squadra Antimafia 8, terza puntata 22 settembre 2016: Rosy Abate e il suo tesoro, Giano e il suo doppio gioco pericoloso

di Azzurra Sichera

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Squadra Antimafia 8, terza puntata 22 settembre 2016: Rosy Abate e il suo tesoro, Giano e il suo doppio gioco pericoloso

| giovedì 22 Settembre 2016 - 20:30

La terza puntata di Squadra Antimafia 8 inizia con Anna e Carlo che arrivano a casa di Reitani mentre c’è Gerlando Marchese. Quest’ultimo si innervosisce, inizia una colluttazione e Patrizia e il boss lo uccidono. Mentre Patrizia pulisce il sangue di Marchese, la Cantalupo e Nigro gli chiedono dei suoi rapporti con i mafiosi recentemente uccisi con i quali Reitani aveva partecipato alla “strage dei Mazzeo”. Reitani dice di non essere responsabile né dell’una né dell’altra strage.

Il boss chiede a Patrizia di preparare una limonata e Carlo la raggiunge per parlarle. “Con Reitani è un gioco pericoloso”, la avverte. “Voglio che non ti metti nei guai ti puoi fidare di me”. La ragazza gli risponde che sta bene dove sta. Nel frattempo Torrisi viene fatto uscire dal carcere per il funerale di suo zio.

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Rosalia intanto con Sciuto cercano di ripercorrere gli ultimi movimenti finanziari di Rosy Abbate. L’ultimo prelievo lo aveva fatto per pagare il riscatto del figlio. Sciuto ripercorre la sua vicenda dopo la morte del figlio, per poi concludere: “Ha pagato un prezzo troppo altro”.

Nel frattempo il funerale di Torrisi è un’imboscata e lui viene rapito dai Marchese. “Io volevo uscire pulito e assolto non così, non con una strage”, dice Torrisi quando si riprende davanti a Tindaro Marchese che gli dà il benvenuto nella famiglia. Giano intanto porta avanti il suo doppio gioco.

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Anna è molto provata dalla ricomparsa di Torrisi, responsabile della morte del marito e ne parla con Giano. I due finiscono per parlare della ex di lui, poi vanno a parlare con l’uomo dei servizi segreti che aveva in carico De Silva. L’uomo continua a dire che De Silva è morto, che la salma è stata cremata ma Anna sa bene quello che ha visto.

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Usciti dall’Asi, Giano riceve la telefonata di Reitani: lui le fa cenno che deve rispondere e Anna gli dice che l’aspetta in auto. E lì De Silva le punta una pistola e poi la narcotizza per clonarle il telefono. Reitani intanto a Settembrini dà delle indicazioni su come arrivare ai Marchese. Giano però ad Anna dice di avere avuto una soffiata da un informatore.

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I Corda invece spiegano a Rachele che vogliono da lei: capire cosa stanno organizzando i Marchese, De Silva e Torrisi.

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Giano e Anna hanno un altro momento di confidenza dentro l’auto. Lei poi gli chiede se vuole salire a casa sua ma lui rifiuta l’invito per poi pentirsene quando scende la Cantalupo scende dalla macchina.

Rosalia porta Sciuto al cimitero: si è occupata lei della salma di Rosy che ha fatto seppellire vicino a Leonardino.

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La Duomo inizia a stare dietro alla “postina” dei Marchese che smista i loro “pizzini”. Anna dice a Giano di mettere delle cimici alla villa di Reitani: nel posizionarle trova a terra l’anello di Gerlando Marchese.

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Carlo intanto sta seguendo Reitani e Patrizia, lei decide di fare un po’ di shopping e il poliziotto si intrufola nel camerino con lei. La bacia ma lei gli dà uno schiaffo. Nigro le ribadisce che la vuole aiutare ma lei gli risponde che è “troppo cara” per uno come lui.

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Grazie alla soffiata dell’informatore di Giano – o per meglio dire di Reitani – la Duomo riesce a portare a termine una serie di arresti, tutti però alla base della piramide e non ai vertici. Tindaro Marchese pensa che all’interno ci sia un infame ma Torrisi lo invita a riflettere: “Scopri cosa è successo a Gerlando e capirai chi ti vuole fottere”.

Nel frattempo Giano scopre che l’anello che ha trovato a casa di Reitani apparteneva proprio a Gerlando Marchese ma non dice niente ad Anna.

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Giano e Carlo decidono di pagare una escort per Sciuto, ma i due finiscono per mangiarsi un piatto di spaghetti.

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La Bertinelli ha parlato con la madre in carcere che gli ha dato una dritta: “Ai mafiosi piace mangiare e mangiare bene”. Così alla Duomo scoprono in quale ristorante i Marchese si servono ma De Silva ha ascoltato tutto e arriva prima di loro.

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Anna però riesce a fare assumere Giano e Carlo come camerieri al ristorante e intercettano l’ordinazione del boss. Insieme al pesce, Carlo impacchetta anche un segnalatore.

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De Silva e la Duomo arrivano al nascondiglio di Tindaro Marchese e di Torrisi. I due stanno parlando della vendita delle barre di uranio.

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De Silvia viene stordito mentre la squadra fa irruzione nella villa. Torrisi sta per essere preso ma viene caricato in auto da Rachele Ragno.

Giano riesce a prendere Tindaro; il mafioso lo accusa di avere ucciso Gerlando per avere le informazioni che gli servivano, lo accusa di essere un infame. Lui si difende, puntandogli una pistola alla tempia; Tindaro lo spiazza chiedendogli chi sta coprendo e Giano per poco non gli spara. Anna interviene prima che sia troppo tardi.

Rosalia nel frattempo scopre che Rosy ha spostato 800 milioni di euro in un conto in Australia.

Giano fa due più due e capisce che ad ammazzare Gerlando Marchese è stato Reitani. Controllando i pneumatici del boss, il poliziotto inizia a cercare dopo può avere seppellito il corpo, fin quando non lo trova. A quel punto è Reitani a puntargli una pistola alla tempia: “Vuoi farmi arrestare e venire in carcere con me o vuoi continuare a dare la caccia a chi tiene in mano questa città?”.

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De Silva è stato catturato da una mercenaria: anche lei è interessata all’uranio.

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