Matteo Renzi a tutto campo, oggi, all’assemblea di Assolombarda. “Sono convinto delle nostre potenzialità a condizione che l’Italia smetta di essere la patria delle divisioni” ha detto e auspica che il nostro Paese “cominci ad essere la patria della visione. Non si può continuare a dire sempre no senza proporre una alternativa“.
Poi il premier ha aggiunto: “Sono presidente del Consiglio da due anni e mezzo. Il fatto che sia diventato presidente del Consiglio, non lo dico come una battuta, significa che in Italia tutto è possibile. Non vengo da una famiglia importante e non ho quarti di nobiltà”.
“Sono in tanti a dire: si, va beh, c’è bisogno di altro – dichiara -. Sono in tanti a fare la ola quando i dati Istat vanno male. E poi a tenerli in silenzio quando viene fuori un dato come quello di oggi, con la produzione industriale al + 4,1 per cento rispetto allo scorso anno. Se lo dici sei ottimista, se non lo dici vuoi fare il gufo. E questo impedisce di fare una discussione reale sul futuro del Paese”.
“Considero un modello la politica economica americana e non quella dell’Europa”, ha poi affermato Renzi, sottolineando che “le cose messe in atto dal governo hanno cambiato oggettivamente l’agenda in Italia, anche se non hanno risolto tutti i problemi. Ci sono ancora praterie di cose da fare”.
“Questo è un momento decisivo per l’Italia, non per gli aspetti elettorali, referendari e di campagna politica. Mettiamoli da parte”, ha ribadito ancora una volta il premier.
Immagine sito Presidenza del Consiglio dei Ministri