D’Alema: ‘C’è un blocco politico governativo del Sì’ |Mattarella: ‘È necessario il rispetto reciproco’

di Redazione

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D’Alema: ‘C’è un blocco politico governativo del Sì’ |Mattarella: ‘È necessario il rispetto reciproco’

| mercoledì 12 Ottobre 2016 - 18:53

Mancano poco meno di due mesi al referendum costituzionale ma gli schieramenti politici a favore del ‘Sì’ e del ‘No’ sono ben delineati.

Gaetano Quagliariello e Massimo D’Alema in un convegno organizzato dalle rispettive fondazioni, Magna Charta e Italianieuropei hanno lanciato una proposta: votare No al referendum del 4 dicembre e aprire una nuova fase di riforme.

Secondo Quagliariello “è stata tradita l’idea iniziale di questa legislatura, quella di fissare regole comuni e dividersi sui principi e sulle soluzioni dei problemi del Paese. Oggi il Paese è diviso sulle regole e i principi e le soluzioni sono stati cacciati dalla porta”.

D’Alema ha ribadito le proprie critiche alla riforma, che è “sbagliata, non utile, non risolve i problemi ma li aggrava”. “L’auspicabile vittoria del No non porterebbe alla catastrofe – ha proseguito – e inoltre obbligherebbe alla revisione della legge elettorale; la vittoria del No sarebbe una garanzia assai maggiore rispetto agli impegni presi” da Renzi a modificare l’Italicum dopo il referendum.

Per D’Alema “la vittoria del No non fermerebbe il processo costituente”. D’Alema ha concluso rivolgendo un appello a tutti i parlamentari a firmare la proposta di legge di Quagliariello per il taglio dei deputati, a partire da quelli del Pd, che “non potrebbe sottrarsi”.

D’Alema poi ha affondato il colpo: “Non esiste uno schieramento politico del No, mentre esiste un blocco politico governativo del Si, sostenuto dai poteri forti. Uno schieramento minaccioso, da cui capita di subire insulti”.

Sul tema referendum è intervenuto con toni molto pacati anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, all’assemblea Anci: “È necessario, nell’avvicinarsi al giorno del referendum, e sarà necessario, dopo il suo risultato, il contributo di tutti, sereno e vicendevolmente rispettoso. Rispettando anzitutto l’esercizio del voto degli elettori e il loro libero convincimento. Confido di avere in voi gli alleati per migliorare la cooperazione tra le istituzioni democratiche e i poteri dello Stato”.

“Il risparmio che si ottiene con questa riforma di cui si parla tutti i giorni, mentre si ignorano i problemi di chi non arriva a fine mese, è di un caffè a testa per ogni italiano: una cifra irrisoria”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. “Ti tolgono il diritto di voto al Senato ma ti danno il bonus tazzulella ‘e cafè”, ironizza il leader M5s. “Si risparmierebbe di più – aggiunge – se tutti i partiti rinunciassero ai rimborsi elettorali”.

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