Almaviva, a Palermo confermati i trasferimenti |Scatta la protesta dei dipendenti del call center

di Denise Marfia

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Almaviva, a Palermo confermati i trasferimenti |Scatta la protesta dei dipendenti del call center

| mercoledì 19 Ottobre 2016 - 11:44

La situazione per i lavoratori Almaviva di Palermo sembra essere sempre più drammatico. Ieri la riunione al Mise si è conclusa con un niente di fatto ed appare inevitabile il trasferimento per i 400 lavoratori legati alla commessa Enel.

E oggi i dipendenti del call center Almaviva hanno occupato la sede di via Marcellini per dire “no alla deportazione” a Rende in provincia di Cosenza in Calabria. I primi 154 dovrebbero partire già alla fine di ottobre. I restanti 246 entro la fine dell’anno.

Saverio Todaro sindacalista della Uilcom ha dichiarato che: “Tutti gli operatori sono entrati in pieno stato di agitazione. Hanno chiuso i cancelli con le catene e chiedono un incontro urgentissimo con i prefetto e i vertici dell’azienda Enel per sollecitare la chiusura veloce della vertenza Almaviva e la garanzia dei diritti di tutti i lavoratori”.

“Siamo pronti alla trattativa costruttiva ad oltranza ma non accetteremo condizioni ricattatorie. Se non si trova una soluzione su questa vertenza, oltre a perdere centinaia di posti di lavoro, ipotecheremo definitivamente la civiltà di questo paese”, dichiara Rosy Contorno della Uilcom, che aggiunge:Almaviva può mantenere gli operatori dell’ex commessa Enel a Palermo come è già avvenuto con Tim e Alitalia”.

Il prossimo 20 ottobre è prevista una nuova riunione al Mise e dovrebbe servire a sollecitare il committente Enel a garantire i volumi di attività e le tutele contrattuali idonei a sostenere i livelli occupazionali di tutti i lavoratori.

“La delegazione sindacale siciliana ritiene irricevibili le condizioni sintetizzate in ristretta dal committente e da exprivia – scrivono in una nota i sindacalisti -. Tutto ciò produce ulteriore incertezza sulla pelle dei lavoratori ricattati da Almaviva , rimasta sorda alle richieste del sindacato e delle istituzioni di sospendere formalmente i trasferimenti”.

Pronta la replica di Almaviva Contact attraverso una nota. L’azienda giudica “inammissibili le forme di protesta che si collocano fuori dalla legalità, come quelle in corso a Palermo. Oltretutto, nelle stesse ore nelle quali le problematiche sollevate sono all’attenzione delle Istituzioni competenti. La Società – conclude la nota – assumerà ogni opportuna iniziativa a tutela della legalità, della continuità delle attività e della sicurezza delle persone che vi lavorano”.

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