CENTRO ITALIA, LA TERRA TREMA ANCORA | Abbassamento del suolo di oltre 70 cm| Renzi: “Entro 72 ore un nuovo decreto”

di Andrea Zito

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CENTRO ITALIA, LA TERRA TREMA ANCORA | Abbassamento del suolo di oltre 70 cm| Renzi: “Entro 72 ore un nuovo decreto”

| lunedì 31 Ottobre 2016 - 07:24

I comuni colpiti dal sisma si risvegliano nuovamente nella devastazione dei propri territori e alle prese con un’emergenza sempre più critica: gli sfollati sono oltre 35 mila, 30 mila solo nelle Marche (30 mila in totale): 15 mila sono le persone assistite al momento dalla protezione civile (1110 sono reduci anche dal terremoto del 24 agosto), ma tra loro forte è l’istinto di rimanere nella propria città nonostante i crolli. Alle 8.05 del 31 ottobre una nuova forte scossa (magnitudo 4.2 della scala richter), epicentro a Perugia con profondità di 10 km. Numerose le repliche fra il 2.5 ed il 3.5 nel corso della notte. Secondo i primi rilevamenti, il suolo si sarebbe abbassato di oltre 70 centimetri. Intanto, al termine del Cdm di oggi pomeriggio, durato circa un’ora e mezza, Matteo Renzi ha annunciato che entro 72 ore sarà pronto un nuovo decreto in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

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Il quadro della situazione è stato aggiornato da Titti Postiglione, ufficio emergenze della Protezione civile: “Ringraziamo i sindaci e gli alberghi della costa per l’accoglienza e per aver fatto trascorrere una notte dignitosa agli sfollati. É un’emergenza sempre più complessa anche per noi, su un’area sempre più vasta, su 4 regioni: tante gente in macchina, tante situazioni diverse, un clima e una viabilità sempre più danneggiata e vulnerabile”.

La viabilità è in tilt: crollata la strada che collega Visso con Norci, chiusa la Salaria dal km 112 al km 149. La circolazione dei treni è stata sospesa e poi riattivata invece lungo le linee Foligno-Terontola, Orte-Falconara, Ascoli-Porto d’Ascoli, Terni-Sulmona, Pescara-Sulmona.

Danni anche a Roma: inagibili i due marciapiedi ai lati di ponte Mazzini a causa delle crepe createsi in seguito alle scosse di terremoto. La decisione, presa a scopo precauzionale, riguarda anche i passaggi sotto le arcate all’altezza del greto del fiume. Riaperta invece la viabilità sul ponte. Dichiarate inagibili a scopo precauzionale invece, le chiese di San Francesco nel rione Monti, quella di piazza Sant’Eustachio e la chiesa San Barnaba di Marino, ai Castelli romani.

Un appello alla popolazione è arrivato ieri sera sia dal capo della Protezione Civile sia dal commissario Vasco Errani: “Per tutti si sta cercando di trovare una sistemazione. Non vogliamo deportare le persone, ma che possano trascorrere una notte tranquilla. Non ha senso dormire in macchina, ora il primo problema è dare assistenza e sicurezza alla popolazione. Dobbiamo ricostruire tutto per dare prospettiva a questi territori e a queste comunità”. Le parole di Curcio: “Invitiamo la popolazione a trasferirsi in albergo, che non significa non tornare”.

“Il primo obiettivo è mettere in sicurezza. Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti” ha detto il premier Matteo Renzi.

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