Trump gioca in contropiede e chiede tolleranza | “Stop agli attacchi contro neri, ispanici e gay”

di Fabrizio Messina

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Trump gioca in contropiede e chiede tolleranza | “Stop agli attacchi contro neri, ispanici e gay”

| lunedì 14 Novembre 2016 - 07:28

Stop agli attacchi contro i neri, gli ispanici, i gay“, questo il nuovo appello a sorpresa lanciato da Donald Trump nel corso di un intervista alla Cbs dopo essere stato incalzato sulle notizie di insulti razzisti e minacce personali contro le minoranze da parte di suoi sostenitori.

Il presidente eletto, comunque, ritiene che “si tratti di un piccolo numero“. In sostanza, per Trump, gli oppositori “protestano perché non mi conoscono ma dico loro di non avere paura, assolutamente, io li rispetto”. Quindi l’accusa: “In alcuni casi si tratta di professionisti”. Episodi di razzismo? “Non fatelo, è terribile, perché sto riunificando il Paese. E dico ‘basta’. Se può essere utile, dirò questo davanti alle telecamere: ‘basta’”.

“Se Hillary avesse vinto e la mia gente uscisse a protestare, tutti direbbero ‘oh, è terribile'”, ha poi aggiunto detto Donald Trump denunciando l’esistenza di “due pesi e due misure“. Obama? “Penso sia un momento in cui i politici per un lungo periodo di tempo hanno abBandonato la gente, sul fronte del lavoro, della guerra. Abbiamo combattuto per 15 anni“.

E sul primo contatto con il presidente uscente, il tycoon dichiara: “Apprezzo il suo grande senso dello humor anche quando hanno trattato argomenti seri e con cui c’è stata una buona chimica. Il colloquio è durato un’ora e mezzo ma avrebbe potuto proseguire per quattro ore perché avevamo così tante cose da dirci. Mi ha detto le cose buone e le cose cattive, e le cose che sono toste ora”.

“L’ho trovato molto intelligente e molto carino”, ha quindi aggiunto Trump su Obama. I due, ha raccontato Trump, non hanno mai discusso delle accuse reciproche:”Ho detto delle cose terribili su di lui, e lui su di me. Imbarazzo? Zero dal mio punto di vista. E questo è strano. Sono sorpreso di dirvelo”.

E sulle numerose accuse piovute sul suo “transition team“, il presidente eletto ha promesso di far piazza pulita dei lobbisti non appena ne avrà la possibilità, perché al momento “sono le uniche persone che ci sono lì”. “Tutti quelli che lavorano per il governo, poi lo lasciano e diventano lobbisti, fondamentalmente. Voglio dire che l’intero posto è una grande lobby“, ha detto. “Loro conoscono il sistema ora, ma li elimineremo. Bisogna eliminarli”.

Temi scottanti. Trump ha annunciato che alla Corte costituzionale nominerà giudici ‘pro vita’ e ‘pro secondo emendamento’ (ovvero quello sul diritto all’autodifesa con le armi) spingendosi ad affermare che se dovesse essere rovesciata la sentenza della Corte suprema che riconosce il diritto all’aborto, la materia tornerebbe di competenza degli stati.

Infine la telefonata del presidente cinese Xi Jinping. Entrambi hanno concordato di “incontrarsi presto” per discutere le relazioni tra i rispettivi Paesi. Xi ha detto a Trump, provando ad andare oltre gli attacchi lanciati in campagna elettorale, che le due principali economie mondiali “necessitano di collaborazione e ci sono molte cose sulle quali possiamo cooperare”.

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