Pavia, grosso incendio alla raffineria di Sannazzaro | Ci sarebbe solo un ferito lieve FOTO VIDEO

di Redazione

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Pavia, grosso incendio alla raffineria di Sannazzaro | Ci sarebbe solo un ferito lieve FOTO VIDEO

| giovedì 01 Dicembre 2016 - 17:06

C’è apprensione nel Pavese per lo scoppio di un grosso incendio all’interno della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. Le immagini sui social mostrano fiamme altissime e una densa coltre di fumo. L’incidente è avvenuto nella zona denominata Cantiere Est 2 della raffineria, una parte dell’impianto di recente realizzazione. Il vasto incendio è in corso.

La zona interessata è quella verso il territorio Ferrera Erbognone, la più lontana dal centro abitato. Il sindaco di Sannazzaro, Roberto Zucca, ha lanciato un appello alla popolazione a rimanere in casa. Solo un lavoratore, nel fuggire, sarebbe caduto procurandosi lesioni lievi ad un ginocchio.

Secondo l’assessore alla protezione civile Roberto Fuggini “per precauzione abbiamo chiuso le strade adiacenti alla raffineria e avvertito la popolazione con sms, annunci sul sito e sulla pagina Facebook e megafoni, invitando tutti a restare in casa. È uno dei più grossi incidenti che si siano mai verificati in questo impianto”. Inizialmente la colonna di fumo nero si è diretta verso Pieve del Cairo, poi però i venti l’hanno portata in quota. I danni sono ingentissimi.

“La situazione è al momento sotto controllo, l’ATS Pavia si è immediatamente mobilitata e gli operatori si trovano sul posto per verificare lo stato di salute dei dipendenti, dei quali solo uno risulta intossicato e preso in cura dal soccorso sanitario”, ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

Gallera assicura: “Ho sentito personalmente l’ATS che informa che il pennacchio di fumo si propaga verticalmente e in direzione della regione Piemonte. Al momento non vi è nessun riscontro di stato di intossicazione tra i civili. Il sindaco ha comunque dato ordinanza di rimanere nelle abitazioni in via precauzionale a seguito dell’esplosione di un combustore di gasolio”.

Dopo uno scoppio, si sarebbe sviluppato l’incendio. Sul posto Vigili del Fuoco da tutta la provincia per dare manforte alle squadre interne. In tutto sarebbero 40 i pompieri in azione. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti è in contatto diretto con il Prefetto di Pavia Erminia Rosa Cesari e con il sindaco Zucca.

“L’incendio è in fase di spegnimento – dichiara l’Eni –  non si registrano danni alle persone”. Le cause “sono in corso di accertamento. Eni informa che alle ore 16 circa nell’impianto Est della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) si è sviluppato un incendio, che attualmente è in fase di spegnimento grazie al tempestivo intervento delle squadre di emergenza Eni e dei Vigili del Fuoco del corpo nazionale. Non si registrano danni alle persone. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento”.

L’Eni assicura poi che “sono attivi i sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria e i relativi dati saranno quanto prima trasmessi alle autorità competenti”. Eni specifica che “non si è verificata alcuna esplosione” e comunica che “l’incendio è stato significativamente ridotto e posto definitivamente sotto controllo grazie al tempestivo intervento delle squadre di emergenza Eni e dei vigili del Fuoco del corpo nazionale”.

In una nota la società conferma inoltre che “non si sono registrati danni alle persone presso l’impianto”. Eni ha “immediatamente provveduto alla fermata dell’impianto Est e al suo completo isolamento dal resto della raffineria. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento”. La società “si riserva di trasmettere ulteriori informazioni quando disponibili“.

Intanto il Wwf chiede misure di emergenza per valutare i danni e tutelare le persone e l’ambiente nell’immediato e in futuro. “A destare preoccupazione sono l’idrogeno solforato, un vero e proprio veleno, e altre sostanze tossiche usate nel processo e prodotte anche dalla combustione: sicuramente queste sostanze sono disperse nell’ambiente e rischiano di avere conseguenze”.

Il Wwf chiede di “inviare nella zona squadre specializzate che adottino effettive e immediate misure di soccorso ai cittadini in un’area vasta, considerata l’area di dispersione e di venti. I cittadini non vanno solo rassicurati, devono avere un’assistenza e misure impeccabili”.

“Ma al di la’ dell’emergenza – osserva l’associazione ambientalista – va assicurato un continuo monitoraggio e adeguate misure preventive di ulteriori danni inclusi la dispersione di veleni sui terreni agricoli e la possibilità che entrino nella catena alimentare”.

Domani si potranno accertare le responsabilità, conclude il Wwf sottolineando che “una lunga serie di incidenti nelle raffinerie dimostra ormai senza alcun dubbio che queste sono sempre strutture ad alto rischio, tanto più quando sorgono in prossimità dei centri abitati, aree di produzione anche agricole o zone naturali”

Foto da Twitter.

Video da: www.youreporter.it.

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