Terrorismo, l’Italia rafforza le misure di sicurezza | A Milano barriere anti-tir nelle aree sensibili

di Redazione

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Terrorismo, l’Italia rafforza le misure di sicurezza | A Milano barriere anti-tir nelle aree sensibili

| martedì 20 Dicembre 2016 - 07:01

L’Italia rafforza le misure di sicurezza antiterrorismo in prossimità delle feste natalizie con l’attivazione di nuovi specifici interventi. Gli investigatori italiani sono in contatto con le autorità tedesche per assumere informazioni più dettagliate su quanto accaduto.

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il capo della polizia, Franco Gabrielli, in contatto con i vertici dei servizi, stanno esaminando la situazione man mano che arrivano gli aggiornamenti.

“È stata diramata una direttiva a tutti i prefetti e questori per chiedere di “rafforzare i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone in occasione dello svolgimento di eventi o cerimonie previste per le prossime festività natalizie nonché verso luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori”. È questo il piano elaborato nel corso della riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo presieduta al Viminale dal ministro dell’Interno, Marco Minniti.

Nel corso della riunione alla quale hanno partecipato i vertici nazionali delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, si è concordato di “tenere alto il livello di attenzione intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio”.

Su richiesta del ministro Minniti, “il Comitato di analisi strategica antiterrorismo sarà riunito in seduta permanente mentre i prefetti convocheranno, in ambito provinciale, riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza per valutare eventuali segnali di rischio“.

Da Viminale giunge anche la direttiva di “adeguare le misure di sicurezza passive, prevedendo la possibilità di utilizzare anche dissuasori, barriere new jersey e transenne, e valutare – nel caso non fosse possibile garantire la massima sicurezza – che alcune manifestazioni possano essere vietate o spostate in atro luogo”.

A prefetti e questori si chiede dunque di convocare i Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica provinciale e in quella sede di riverificare ogni situazione di possibile rischio, per predisporre misure di sicurezza idonee. Provvedimenti che possono andare dalla predisposizione di zone di rispetto e prefiltraggio in caso di particolari eventi al posizionamento di barriere fino alla possibilità di vietare o spostare le manifestazioni in luoghi più sicuri.

Intanto a Milano si prendono le prime misure, in particolare nei luoghi affollati e nei mercatini di Natale, con degli ostacoli fissi, “un sistema di difese passive che potranno scongiurare atti di emulazione rispetto a quanto accaduto a Berlino“. Lo ha detto il prefetto di Milano Alessandro Marangoni al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

In Italia “non esiste rischio zero”. L’allerta terrorismo “resta sempre altissima”, ha detto il minitro degli Esteri, Angelino Alfano, nel corso di un incontro a Parigi con l’omologo francese, Jean-Marc Ayrault. Per Alfano “gli ultimi fatti di Berlino lo dimostrano”. Le misure di sicurezza italiane “sono attentamente valutate dal Viminale” ora diretto da Marco Minniti.

“Il dispositivo di sicurezza già funzionante per i mercatini di Natale di Bolzano, di Merano e di Bressanone, è stato sensibilizzato ed implementato con ulteriori unità” ha detto il questore di Bolzano Lucio Carluccio, sottolineando che anche i controlli alla frontiera sono stati rafforzati.

Scotland Yard ha annunciato di avere pronti “come precauzione” dei “nuovi piani dettagliati” per la protezione delle persone durante eventi pubblici. Il livello di allerta in Gran Bretagna rimane “severo, con un alta probabilità di attentato terroristico”.

Il presidente Francois Hollande ha rimarcato che l’allarme rimane alto anche in Francia: “Faremo tutto il possibile per mettere in sicurezza tutti i luoghi, inclusi i mercati di Natale”.

Il ministro dell’interno Jan Jambon e il Centro di crisi hanno mantenuto invariato il livello di allerta, 3 su un massimo di 4, affermando di non aver modificato le misure di sicurezza. “Anche senza Berlino, sapevamo che il rischio esisteva. L’evento non è di natura tale da modificare le misure di sicurezza prese per i ‘soft target’ come i mercatini di Natale o le piste di pattinaggio su ghiaccio,” ha concluso Jambon.

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