Attentato Istanbul, è ancora caccia all’uomo /VD | Bilancio definitivo: 39 morti e decine di feriti /FT| Salvo un gruppo di italiani presenti al “Reina”

di Redazione

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Attentato Istanbul, è ancora caccia all’uomo /VD | Bilancio definitivo: 39 morti e decine di feriti /FT| Salvo un gruppo di italiani presenti al “Reina”

| domenica 01 Gennaio 2017 - 00:22

E’ ancora caccia all’uomo. Le forze dell’ordine turche sono massicciamente impegnate alla ricerca dell’uomo che ha sparato all’interno della discoteca di Istanbul provocando la morte di 39 persone e il ferimento di una quarantina di persone. Si lavora su un identikit, non particolarmente chiaro, ricavato dalle immagini delle telecamere che erano all’interno del locale.

Tra le vittime non risulta esserci nessun italiano, come ha confermato il ministro degli Esteri Angelino Alfano. (NUMERO DELLA FARNESINA PER NOTIZIE+390636225). C’era anche un gruppo di giovani italiani nel night al momento dell’attacco, come riporta la tv locale modenese Trc-Telemodena. Si sarebbero gettati a terra appena uditi gli spari. Alcuni di loro avrebbero riportato solo lievi escoriazioni nella calca. Si tratta di tre modenesi e altri amici di Brescia e Palermo, in Turchia per lavoro.

Secondo il premier turco, Binali Yildirim, l’attentatore non indossava il costume di Babbo Natale, come invece riferito finora da alcune testimonianze. Il terrorista avrebbe inoltre lasciato la pistola prima di fuggire. Un filmato ripreso fuori dal locale mostra pallottole che rimbalzano di striscio sul tettuccio di un’auto e una figura, vestita di nero e incappucciata con un’arma, entrare di corsa nella discoteca. Una volta dentro, la strage. Quindi la fuga, grazie al caos creatosi.

Secondo le prime testimonianze, erano almeno due persone, travestite da Babbo Natale, che hanno fatto irruzione in un night club molto conosciuto e molto affollato, il “Reina” e armati di kalashnikov hanno sparato all’impazzata. Il Governatore di Istanbul Sahin, ha parlato invece di un solo attentatore e ha sostenuto che è sicura la pista che porta al terrorismo. In ogni caso non è stato ancora stato acciuffato nessun protagonista della strage.

Il night club Reina si trova nel quartiere Besiktas ed è molto grande, in grado di contenere alcune centinaia di persone – forse 700 – per la serata dell’ultimo dell’anno. Una delle vittime è un poliziotto che si trovava all’esterno del Reina per la sorveglianza del locale che era oggetto di “attenzione” in quanto ritenuto obiettivo sensibile nell’ambito del piano di prevenzione antiterrorismo. Gli assalitori (non è da escludere che l’uomo che ha compiuto la strage all’interno sia stato aiutato da alcuni complici all’esterno) avrebbero sorpreso i poliziotti e anche alcune persone che si trovavano all’ingresso del locale. L’uomo si è introdotto nel locale sparando alla cieca e seminando morte e panico. Molti clienti del locale si sono tuffati nel tratto di mare sottostante il night club per sfuggire alla sparatoria.

İstanbul Beşiktaş’da bir gece kulübüne saldırı, ölü ve yaralılar var.. pic.twitter.com/YSBkyHDV9Z

La sparatoria è avvenuta poco dopo la mezzanotte turca. Non è stata ancora avanzata alcuna rivendicazione ma ormai sembra da escludere l’ipotesi che si sia trattato del gesto di squilibrati. La matrice terroristica non è più in dubbio e lo confermerebbero alcuni particolari organizzativi.


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