Roma, le cimici in Campidoglio diventano un caso | Raggi: ‘Magari le mettessero, nulla da nascondere’

di Redazione

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Roma, le cimici in Campidoglio diventano un caso | Raggi: ‘Magari le mettessero, nulla da nascondere’

| venerdì 06 Gennaio 2017 - 19:28

Hanno sollevato curiosità e stupore le affermazioni dell’ex capo della segreteria di Roma Capitale Salvatore Romeo, in merito alla presenza di cimici per intercettazioni negli uffici del municipio.

Romeo, intervistato dal Messaggero, ha affermato infatti in merito alle sortite sul tetto del Campidoglio: “Io e Virginia Raggi sapevamo delle cimici in Comune dal secondo giorno di governo della città. Sul tetto ci saremo andati quindici volte, quel giorno mangiavamo un panino, come sempre, poi è uscita fuori quella foto ed ecco che è scoppiato un caso”.

La risposta della Raggi (raggiunta adi giornalisti prima di partecipare alla messa dell’Epifania) però non è stata dello stesso parere: “Le cimici? Magari le mettessero, così saprebbero che non abbiamo nulla da nascondere”.

Altro tema delicato è la richiesta dello stesso Romeo che il contenuto della chat con Raggi, Marra e Frongia non venga reso noto (agli atti vi sono diversi omissis); la Raggi ha lapidiariamente commentato: “Deciderà la procura: se ci sono gli omissis nelle carte dell’inchiesta, tali devono rimanere, perché non hanno rilevanza penale”.

Nel corso dell’intervista Romeo ha inoltre esposto il proprio punto di vista sul caso Marra e sul suo passo indietro: “Lo considero un atto di responsabilità necessario per consentire alla giunta di andare avanti, soprattutto per difendere Virginia dagli attacchi interni; non voglio mettere il sindaco in difficoltà. Marra? Lo conoscevo dal 2013, quando era mio capo dipartimento: ho pagato il nostro rapporto privilegiato. Io non sono un ingordo di potere, non faccio parte di questo mondo. Sicuramente ci sarà stato un errore di valutazione evidente da parte mia”.

 

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