Roma, tenta di avvelenare la figlia di 3 anni | Arrestata la mamma per tentato omicidio

di Redazione

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Roma, tenta di avvelenare la figlia di 3 anni | Arrestata la mamma per tentato omicidio

| giovedì 12 Gennaio 2017 - 16:02

Tragedia sfiorata all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Una mamma 30enne di Napoli è stata arrestata dai carabinieri dopo aver tentato di uccidere la figlia di tre anni versandole del benzodiazepine nel biberon. I fatti si sono verificati all’ospedale dove la piccola si trovava per alcuni problemi. Stando a quanto ricostruito, la donna avrebbe così cercato di attirare l’attenzione del marito, la cui relazione sarebbe stata in crisi.

In seguito all’assunzione dei farmaci, la bambina aveva avuto due arresti cardiorespiratori. Le indagini dei carabinieri di Roma e di Napoli, sono partite in seguito a referti medici forniti dal nosocomio romano. La piccola è stata salvata grazie all’intervento immediato dei sanitari in due distinti episodi avvenuti a dicembre.

“La trentenne, verosimilmente a causa della tensione coniugale esistente con il marito e con l’intenzione di attirare l’attenzione di quest’ultimo sugli interessi familiari e così rafforzare il loro legame, avrebbe deliberatamente, e senza alcuna prescrizione medica, somministrato alla figlia, mentre era ricoverata presso l’Ospedale Bambino Gesù, farmaci contenenti benzodiazepine in grado di procurare l’arresto cardiorespiratorio della piccola”, spiegano gli investigatori.

Il 28 dicembre scorso i carabinieri avevano notificato alla donna un provvedimento di sospensione della potestà genitoriale, adottato dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, che aveva disposto il divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi i genitori alla bambina ricoverata e alle due sorelline più piccole, che sono state affidate ai servizi sociali partenopei.

La donna, portata nel carcere femminile di Pozzuoli, è accusata di tentato omicidio. L’ospedale Bambino Gesù fa intanto sapere, tramite una nota, che la piccola “sta bene, è in buone condizioni e fuori pericolo grazie al tempestivo intervento del personale sanitario e alle cure rese possibili dall’ambiente ospedaliero”.

E intanto, secondo fonti investigative, sembra che la 30enne abbia tentato di somministrare sedativi anche nei confronti della figlia di un anno quando si trovava ricoverata al Santo Bono di Napoli.

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