Matteo Renzi: “La sconfitta al referendum brucia” | “Io credo nel PD, ma deve entrare nel futuro”

di Redazione

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Matteo Renzi: “La sconfitta al referendum brucia” | “Io credo nel PD, ma deve entrare nel futuro”

| domenica 15 Gennaio 2017 - 09:01

Matteo Renzi torna a parlare della sua sconfitta al referendum e agli scenari futuri della politica italiana: lo fa’ in un’intervista a Repubblica in cui non nasconde di aver pensato al ritiro dalla scena politica, per poi andare oltre, con l’intenzione di rilanciare il partito.

L’ex presidente del Consiglio ammette: “Mi ero illuso si votasse solo su province, Cnel, regioni. Errore clamoroso: in questo clima la parola riforma è suonata vuota, meccanica, artificiale e per questo la sconfitta brucia, eccome se brucia. Nel 2014 il Paese sapeva di essere a rischio Grecia, l’efficienza aveva presa, funzionava perché serviva. Tre anni dopo avrei dovuto metterci più cuore, più valori, più ideali. Insomma, meno efficienza e più qualità”.

Renzi si sofferma sul futuro del PD e sull’ipotesi di elezioni nei prossimi mesi: “Io credo che la sinistra possa vincere e convincere. La sinistra è anche innovare, non andare necessariamente a rimorchio del sindacato: deve entrare nel nuovo secolo, tenere insieme le tradizioni e il futuro. Io non ho fretta, decidiamo quel che serve all’Italia, senza ansie ma anche senza replicare il 2013 dove abbiamo pagato un tributo elettorale al senso di responsabilità del Pd. Credo nel PD, credo che possa fare ancora la propria parte e lo rilanceremo con facce nuove e valori forti”.

E sul Movimento 5 Stelle afferma: “Sono un algoritmo, non un partito. Lui è il capo di un sistema che ripete ai seguaci solo quello che vogliono sentirsi dire, raccogliendo la schiuma dell’onda del web. Io non voglio una sinistra all’algoritmo: la voglio libera, capace di pensare con la sua testa, coi sui valori, la sua cultura, i suoi ideali. Vince se denuncia il male, non se prova a cambiare. Quei ragazzi sono già divisi, si odiano tra gruppi dirigenti, fanno carte e firme false per farsi la guerra”.

Su Banca Etruria, invece, dice: “Il caso ci è costato molto, ma abbiamo fatto tutto quello che andava fatto. Abbiamo commissariato la banca, mandato a casa gli amministratori compreso il padre della Boschi: Etruria è l’unica banca sanzionata due volte, ci sono indagini della magistratura e ci saranno processi, vedremo chi sara’ condannato e chi no”.

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