Tagliare il cordone ombelicale qualche minuto dopo previene il rischio di anemia

di Redazione

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Tagliare il cordone ombelicale qualche minuto dopo previene il rischio di anemia

| venerdì 20 Gennaio 2017 - 12:21

Tagliare il cordone ombelicale con qualche minuto di ritardo potrebbe ridurre il rischio di anemia nei neonati. A dirlo è uno studio clinico pubblicato online su JAMA Pediatrics.

Una scoperta importante, considerato che anemia e carenza di ferro, nella primissima infanzia, possono presentare un’alterazione del neurosviluppo che colpisce abilità cognitive, motorie e comportamentali.

Cibi fortificati e integratori di ferro sono l’attuale trattamento, ma un bloccaggio in ritardo del cordone potrebbe essere un’alternativa a basso costo che può ridurre il rischio di carenza di ferro. Il sangue trasfuso fetoplacentare dopo il parto, infatti, aumenta i depositi di ferro nella prima infanzia.

Fino a qualche tempo fa il taglio avveniva dopo pochi secondi dalla nascita, ma già negli ultimi anni, l’indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dice di aspettare da 1 a 3 minuti.

I ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, guidati da Ola Andersson, hanno esaminato l’impatto di una recisione del cordone tardiva in Nepal, un paese a basso reddito con una elevata prevalenza di anemia.

I 540 neonati inclusi nella sperimentazione clinica sono stati divisi in due gruppi: uno a cui il taglio, o in termini medici clampaggio, è avvenuto intorno al primo minuto dopo la nascita o meno, e uno a cui è stato fatto 3 o più minuti dopo. Dai risultati è emerso che a 8 mesi di età, nel gruppo di taglio ritardato il livello medio di emoglobina era maggiore e la prevalenza di anemia inferiore. Differenze che permanevano ancora all’età di 12 mesi.

Lo studio, concludono i ricercatori, dimostra che il ritardo di 180 secondi è un intervento efficace per ridurre l’anemia in una popolazione ad alto rischio “con un costo minimo e senza effetti collaterali”.

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