Matteo Orfini spinge per il voto anticipato | Brunetta e Cicchitto in coro: “Irresponsabile”

di Redazione

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Matteo Orfini spinge per il voto anticipato | Brunetta e Cicchitto in coro: “Irresponsabile”

| martedì 07 Febbraio 2017 - 17:15

Per il presidente del Pd Matteo Orfini, la “ragion d’essere” della legislatura sarebbe finita e quindi parlare di voto anticipato adesso non significa volere “abolire le elezioni“. “Dire no alle urne in anticipo perché c’è da governare ti porta ad abolire le elezioni”.

“Non capisco – continua Orfini – perché devo continuare a governare con forze alternative a me visto che è finito il carattere costituente della legislatura“. Una posizione, quella del presidente del Pd, che sposa in pieno quella dell’ex premier Matteo Renzi.

Ma dai parlamentari di Forza Italia si è subito levata una voce di protesta: “Di solito le legislature durano cinque anni, iniziano e finiscono – dichiara Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati – Qualcuno mi deve giustificare i vantaggi di una fine anticipata della legislatura“.

“L’Italia sarà più forte con un Parlamento sciolto e senza governo per 3-4 mesi? L’Italia sarà protagonista in Europa e nel mondo senza governo e senza Parlamento per 3-4 mesi? Io credo di no. Questo anno di legislatura va utilizzato per una buona legge elettorale e per riparare qualche guaio dei mille giorni di Renzi“.

Chi vuole le elezioni anticipate deve dimostrare “che queste convengono agli italiani e non a lui”. “Se Renzi vuole le elezioni anticipate vada in tv e spieghi perché. Spieghi perché si deve sciogliere il Parlamento a marzo, spieghi perché a maggio quando ci sarà il G7 l’Italia sarà in piena campagna elettorale, spieghi perché con la notizia dello scioglimento delle Camere e le caduta del governo Gentiloni lo spread potrebbe arrivare a 300-400-500″.

“Spieghi perché tutto questo fa bene all’Italia – continua Brunetta – Se riesce e gli italiani sono d’accordo con lui, che problema c’è? Si va alle elezioni anticipate. Siccome la maggioranza relativa alla Camere ce l’ha ancora il Partito democratico, è compito del Pd spiegare perché non vuole più Gentiloni e vuole andare a votare a giugno, qualunque cosa possa accadere sul piano dell’economia, della politica estera, degli sbarchi”.

Se Renzi “riesce a convincere gli italiani e non prendere poi una batosta alle elezioni di giugno, faccia pure”. “Io credo che una decisione di questo genere sarebbe puro avventurismo, inspiegabile se non con la rivincita parossistica, patologica, di una personalità che ha qualche problema come quella di Renzi in queste settimane”, conclude Brunetta.

Duro anche Fabrizio Cicchitto dell’Ncd, secondo cui “chi chiede di votare alla scadenza normale non vuole abolire le elezioni ma evitare avventure e salti nel buio in una situazione assai difficile”. “In questi quattro anni la maggioranza è stata tale non solo sulle riforme ma su tante altre cose, dall’economia ai diritti civili, alla lotta al terrorismo. Orfini con un tratto di penna vuole cancellare tutto ciò. Si può dire allora che egli vuole abolire il governo, il che è insieme irresponsabile e arrogante”.

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