Calcio, la dispendiosa scommessa della Cina

di Giuseppe Citrolo

» Esteri » Calcio, la dispendiosa scommessa della Cina

Calcio, la dispendiosa scommessa della Cina

| mercoledì 22 Febbraio 2017 - 07:05

Il presidente cinese Xi Jinping ha una grande passione per il calcio; vuole che la Cina diventi una potenza calcistica, capace di rivaleggiare con le nazionali più blasonate. Nel 2015 ha commissionato un programma in 50 punti per lo sviluppo del calcio cinese, l’obbiettivo è trasformare la nazionale cinese in una squadra competitiva ai massimi livelli internazionali entro il 2050. Secondo i piani del Presidente, entro il 2020 i cinesi avranno ben 20.000 scuole di calcio sparse nel paese per scovare i talenti locali. Certo, si tratta di obbiettivi di lungo termine, il livello della nazionale è al momento modesto: l’ultima qualificazione alla fase finale della coppa del mondo risale al 2002 e in quell’occasione i cinesi non vinsero neanche una partita. Ma adesso alla guida della nazionale c’è un vincente come l’italiano Marcello Lippi, potrebbe essere lui a dare una bella accelerazione alla crescita dell’entusiasmo e dei risultati

Xi Jinping non arriverà forse a vedere la realizzazione delle sue grandi ambizioni sportive, ma le squadre cinesi della Super league nazionale hanno grandi disponibilità finanziare per arricchire di talenti i loro spogliatoi. L’anno scorso hanno investito centinaia di milioni di dollari per strappare ai club europei giocatori di alto livello e non solo a fine carriera. Parliamo di buoni calciatori come Gervinho, l’attaccante italiano Pellè, il colombiano Jackson Martinez.

In un intervista al Guardian, così commentava Antonio Conte, allenatore del Chelsea : “Il mercato cinese è un pericolo per tutti. Non solo per noi del Chelsea ma per tutte le squadre del mondo. In Cina ci sono un sacco di soldi e loro possono arrivare in qualsiasi momento a prendersi i nostri giocatori”. Il commento di Conte seguiva l’acquisto di uno dei suoi giocatori, il 25enne brasiliano Oscar, da parte dello Shangai SPG per la bella cifra di 60 milioni di sterline. L’allenatore della squadra cinese è il portoghese Andrè Vilas-Boas, già coach di Chelsea e Tottenham; poco meno che quarantenne, è considerato uno dei migliori allenatori europei della sua generazione. Ed anche l’altra squadra di Shangai, lo Shangai Shenua, ha acquistato per decine di milioni di dollari Carlos Tevez dal Boca Juniors.

Anche in Cina, come accade dappertutto, non sono necessariamente gli acquisti di giocatori di grande nome a fare la fortuna di una squadra. Fra i club cinesi più interessanti c’è quello di Canton, il Guangzhou Evergrande, allenato dal brasiliano Felipe Scolari. Ha vinto l’ultima Superleague e la Asian Champions League nel 2013 e nel 2015. E’ una squadra quasi interamente cinese, con qualche innesto straniero di qualità come il brasiliano Paulinho. Non sono solo i giocatori e gli allenatori ad essere attirati dai soldi cinesi. La stampa britannica riporta una curiosa notizia su Mark Clattenburg, da molti considerato il miglior arbitro inglese; pare sia oggetto di un corteggiamento, a suon di yen, da parte della federazione calcistica cinese che lo vorrebbe nei campi della sua Superleague.

E puntuale, laddove c’e spettacolo sportivo alimentato da grandi investimenti, affiora il problema delle partite truccate e delle scommesse illecite. Il governo cinese, a fronte della corruzione sempre più presente sui campi di calcio, ha voluto dare un segnale esemplare alcuni mesi fa, con l’arresto di 58 fra calciatori e funzionari della federcalcio cinese accusati di corruzione.

Malgrado progressi ed investimenti, il cammino della Cina verso i vertici del calcio mondiale è ancora lungo. Tanti gli ostacoli: dalla concorrenza del basket, popolarissimo nel paese, all’assenza di star locali che catalizzino l’attenzione dei fan, al fatto che molti cinesi preferiscono seguire i campionati europei piuttosto che la Superleague locale. Sostiene però Antero Greco, famoso commentatore di calcio in Brasile: ”I cinesi sono gente determinata e quando hanno un obbiettivo è difficile fermarli”.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820