Rugby, shock a Parigi: fusione tra il Racing 92 e lo Stade Francais!

di Andrea Zito

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Rugby, shock a Parigi: fusione tra il Racing 92 e lo Stade Francais!

| lunedì 13 Marzo 2017 - 11:46

Una notizia shock. Attraverso un comunicato congiunto, il Racing 92 e lo Stade Francais, formazione storiche del rugby parigino nonché vincitrici delle ultime 2 edizioni del Top 14, hanno annunciato l‘intenzione di fondersi in unico club di Top 14 a partire dalla prossima stagione. Il motto è inequivocabile: “Plus forts ensemble!” (più forti insieme, ndr.).

Dopo decenni di rivalità cittadina, l’intenzione dei due patron Jacky Lorenzetti e Thomas Savare sarebbe quella di unire le forze sul piano economico (visiti i crescenti costi del professionismo francese) e di marketing oltre che sportivo, spostando le sede delle gare interne nel nuovissimo impianto della Defense di Nanterre, l’Arena 92 (abbandonando quindi lo Stade Jean Bouin presso il parco dei Principi, recentemente restaurato proprio per ospitare lo Stade Francais), ed eventualmente disputare i match di cartello allo Stade de France (sede fino ad oggi di molti derby fra le due formazioni).

Un “matrimonio” che (patron a parte) sembra essere stata presa malissimo da tutti: i giocatori e staff tecnici delle due squadre sono stati informati nel primo pomeriggio di oggi con reazioni contrastanti (alcuni starebbero persino pensando allo sciopero – il capitano dello Stade, Pascal Pap,  ha parlato di “giornata triste” e non intende commentare al momento), mentre le tifoserie di entrambe le formazioni sono già pronte a proteste plateali e al boicottaggio della nuova realtà parigina, vista come un tradimento della storia dei due club.

Sul piano sportivo, l’obiettivo della nuova realtà è fermare l’emorragia di affluenza del proprio pubblico (via via ridottasi negli ultimi anni) ed attrarre le star del rugby mondiale (alcune già militano nelle due squadre), attingendo il resto dei propri giocatori da entrambe le squadre (tra le quali figura anche il capitano azzurro Sergio Parisse, per anni capitano anche dello Stade Francais), mentre le selezioni giovanili e amatoriali delle due formazioni continueranno a esistere come entità separate e con le rispettive licenze, nel tentativo di rendere la transizione il più armoniosa possibile.

La fusione dovrà essere ratificata dalla LNR, la lega nazionale di rugby francese che gestisce il campionato Top 14, che in virtù della fusione vanterà un posto vacante da riempire con un’ulteriore promozione dalla Pro D2 (la serie cadetta) oppure uno spareggio tra formazioni delle due serie. E c’è già chi parla di campionato falsato per quanto riguarda la lotta per non retrocedere…

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