Olanda, l’uscente Rutte è in vantaggio | Affluenza record: ha votato l’82%

di Emanuele Termini

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Olanda, l’uscente Rutte è in vantaggio | Affluenza record: ha votato l’82%

| mercoledì 15 Marzo 2017 - 09:09

ULTIMORA: Secondo gli exit poll il partito del premier uscente Mark Rutte, il Partito popolare per la libertà e la Democrazia, è agevolmente avanti a tutti e dovrebbe assicurarsi 31 seggi (10 in meno rispetto alle ultime elezioni). L’estrema destra di Wilders, che fino a qualche settimana fa veniva data in vantaggio dai sondaggi, dovrebbe conquistare 19 seggi, più o meno gli stessi che gli exit poll assegnano anche a CDA (cristiano democratici) e a D66 (liberali di sinistra).

Secondo i politologi, la rimonta di Rutte è stata determinata dalle ultime vicende legate alla Turchia di Erdogan. Da considerare che la percentuale dei votanti è stata altissima: circa l’82%, circa 8% in più rispetto alla precedente consultazione. Resta comunque il dato di fatto, se saranno confermati i sondaggi, di un quadro politico non particolarmente stabile che costringerà Rutte ad “acrobazie politiche” per dare stabilità al Governo.

 

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Giorno cruciale per il futuro politico dell’Olanda e dell’Europa. I 12,8 milioni di olandesi sono chiamati ad eleggere il nuovo premier, in campo ci sono il leader dell’estrema destra anti-islam Geert Wilders, dato in calo dai sondaggi, e il primo ministro uscente Mark Rutte.

Pesa la forte percentuale di indecisi, quasi il 60% degli elettori che dovranno decidere se arginare oppure spalancare le porte ad un’ondata populista che rischia di travolgere la tenuta della Ue in attesa del voto in Francia e Germania. Insomma, il rinnovo dei 150 seggi della Camera Bassa si preannuncia piuttosto incerto.

L’alternativa è la continuità di governo con la rottura totale. Da un lato il liberale di destra Mark Rutte che cerca un terzo mandato consecutivo, e dall’altro Geert Wilders, leader del Pvv, partito islamofobo e antieuropeista, che, grazie al proporzionale puro e pochi potenziali alleati, non ha possibilità di formare un governo.

Secondo le accuse, condividerebbe con Donald Trump finanziatori occulti del suo Pvv (il “Partito della Libertà”), alleato nel Parlamento europeo di Marine Le Pen e Matteo Salvini. Wilders fino alla metà di febbraio è stato dato in testa ai sondaggi, poi il Vvd di Rutte ha ripreso quota.

E secondo gli analisti, lo scontro diplomatico con la Turchia di Erdogan potrebbe aver rafforzato l’immagine di “statista” del premier Rutte.

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