È la giornata in memoria delle vittime della mafia |Don Ciotti: “Oggi a Locri siamo tutti sbirri”

di Redazione

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È la giornata in memoria delle vittime della mafia |Don Ciotti: “Oggi a Locri siamo tutti sbirri”

| martedì 21 Marzo 2017 - 09:10

Si celebra, oggi, a Locri, in Calabria, la ‘XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia’. Sono oltre quattromila le iniziative organizzate in contemporanea su tutto il territorio nazionale, dal nord al sud del Paese.

Il corteo dell’Associazione Libera è partito stamattina con in testa i familiari delle vittime che reggono due striscioni. Lo slogan della Giornata di quest’anno è: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”.

Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.

“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. A dirlo è stato don Luigi Ciotti dopo le scritte offensive comparse ieri a Locri.

“Creare opportunità di lavoro come contrasto alle organizzazioni criminali”, è il messaggio lanciato dal procuratore della città calabrese, Luigi D’Alessio.

Le scritte contro don Luigi Ciotti e gli ‘sbirri’ sul vescovado di Locri “se volevano ottenere un effetto, hanno ottenuto quello contrario, cioè di piena solidarietà da parte di tutta Italia a Libera, a Ciotti e a questo movimento che è un movimento per la legalità”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, giunto nella città calabrese.

Secondo gli organizzatori sono 25 mila i partecipanti a Locri per la Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie. Cinquecentomila le presenze nei quattromila luoghi italiani in cui si sta svolgendo la giornata.

 A Reggio Calabria, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha deciso di far coincidere la giornata di oggi con l’apertura al pubblico, per la prima volta in Italia, di un Urban Center realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. “Restituiamo alla comunità – ha dichiarato il primo cittadino – ciò che le era stato sottratto dalla ‘ndrangheta, decidendo di trasformarlo in un luogo di condivisione e programmazione”.

A Napoli, l’assessore alla Legalità Alessandra Clemente, che ha vissuto in prima persona il dramma di un familiare, sua madre, uccisa per mano della mafia, è in prima linea: “Saremo a Ponticelli, nel parco Conocal, zona tristemente nota per la presenza delle organizzazioni criminali, con centinaia di scuole, comitati, associazioni, istituzioni. Siamo inoltre impegnati nella realizzazione di un Memoriale delle vittime innocenti di criminalità organizzata all’interno del monumento di Castel Capuano che – ha annucniato – diverrà un luogo di divulgazione della cultura della legalità e della giustizia”.

In Sicilia spicca la manifestazione organizzata da Libera a Trapani, in piazza Vittorio Veneto, mentre a Catania, durante il Consiglio comunale sono stati letti i nomi delle vittime di mafia. Un corteo ha attraversato il centro storico con tre soste, in altrettante piazze, per parlare di buone prassi ed esempi positivi per la legalità.

A Ravenna le iniziative sono state inserite in un cartellone di due giorni. Il sindaco Michele de Pascale ha fatto presente che, per 365 giorni all’anno, “il Comune è impegnato a promuovere ‘Liberi dalle Mafie’, un progetto di formazione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani delle scuole del territorio”.

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