Bufera su 18 esponenti dei Forconi | Perquisizioni in diverse parti d’Italia

di Redazione

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Bufera su 18 esponenti dei Forconi | Perquisizioni in diverse parti d’Italia

| mercoledì 22 Marzo 2017 - 07:52

La Digos di Campobasso ha eseguito perquisizioni nelle abitazioni di due presunti esponenti del Movimento dei Forconi residenti in due Comuni della provincia. Da quanto si apprende sono stati sequestrati alcuni computer. Il materiale sarà messo a disposizione della magistratura che sta indagando su specifiche attività del Movimento.

L’attività è stata delegata dalla Procura di Latina. Proprio in provincia di Latina è presente infatti il nucleo principale del movimento e diversi leader dei Forconi. Sono complessivamente 18 gli indagati su tutto il territorio nazionale.

Tra i destinatari delle perquisizioni ci sono anche i responsabili dell’aggressione al parlamentare forzista Osvaldo Napoli, avvenuta davanti a Montecitorio lo scorso 14 dicembre. Complessivamente gli uomini della Digos hanno eseguito 18 perquisizioni, tutte nei confronti di soggetti che hanno mostrato di voler dare seguito a quanto affermato nel documento di 19 pagine denominato ‘Ordine di cattura popolare’.

In quel documento si invitano i cittadini ad ‘arrestare’ parlamentari e rappresentanti delle istituzioni. E I’aggressione ad Osvaldo Napoli rappresenta il primo arresto popolare di un politico”. L’intervento di polizia e carabinieri consenti’ di evitare conseguenze per Il deputato di Fi e identificare e denunciare 14 persone. Gli indagati hanno depositato in alcuni uffici di polizia l’ “Ordine di cattura popolare”.

”Ribadiamo per l’ennesima volta che i signori oggetto di perquisizioni da parte delle Forze dell’Ordine e che la stampa chiama Forconi non sono mai stati appartenenti al gruppo dei Forconi e non c’entrano nulla, assolutamente nulla, con l’unico vero movimento dei Forconi esistente nel territorio italiano. Solo una nidiata di malati mentali che abbiamo denunciato in tutte le sedi e che si sono addirittura auto convinti di poter effettuare arresti”, afferma Mariano Ferro leader del movimento dei Forconi.

Secondo Ferro: ”Ancora una volta ci ritroviamo a spiegare alla stampa nazionale che i signori oggetto di perquisizione non sono altro che furbi millantatori che semplicemente si spacciano per Forconi. Ci affidiamo agli organi inquirenti e riponiamo la massima fiducia nel lavoro della magistratura nella speranza che una volta per tutte si possa fare chiarezza”.

“Ci processino pure, ma ci dicano se la sentenza della consulta è giusta o no”, dichiara Danilo Calvani, leader del movimento 9 dicembre. “Mi hanno sequestrato il computer – afferma – per cercare qualcosa di eversivo. Siamo stati noi a presentare le denunce in varie procure d’Italia contro i politici, che occupano abusivamente il posto dopo la sentenza della Consulta. La nostra era una provocazione e ci aspettavamo una reazione simile. Quello che ci viene contestato è che non possiamo sostituirci allo Stato”.

Calvani  ha indetto una conferenza stampa per oggi pomeriggio, alle 15, a Latina anche per “fare chiarezza e capire chi sono alcune persone coinvolte nell’operazione ma che non hanno nulla a che vedere con noi”.

 

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