Soldi in cambio di una falsa cittadinanza italiana | 300 brasiliani coinvolti, anche giocatori di serie A

di Redazione

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Soldi in cambio di una falsa cittadinanza italiana | 300 brasiliani coinvolti, anche giocatori di serie A

| venerdì 07 Aprile 2017 - 08:17

Ci sono anche calciatori di Serie A, oltre a quelli delle massime divisioni francesi e portoghesi, tra i 300 cittadini brasiliani che, dietro compenso di denaro, hanno ottenuto la cittadinanza italiana.

L’attività illegale è stata smascherata dai carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) che hanno tratto in arresto il responsabile dell’ufficio di Stato civile di un comune del Napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative.

La cittadinanza veniva concessa in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla legge e aggirando i vincoli di tesseramento. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal gip del Tribunale di Nola (Napoli) su richiesta della locale Procura (procuratore aggiunto reggente Stefania Castaldi e sostituto procuratore Francescapaola Colonna).

Il responsabile dell’Ufficio di Stato Civile di un Comune del Napoletano e il titolare di un’agenzia di pratiche amministrative sono accusati, a vario titolo, di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da Pubblico Ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Secondo quanto emerso, tra i calciatori brasiliani che hanno ottenuto la cittadinanza attraverso le due persone arrestate ci sono giocatori che militano nel Monaco (Gabriel Boschilia, League 1 francese), l’Atletico Mineiro (massimo campionato brasiliano) e nel Palermo (Bruno Henrique Corsini, Serie A Italia).

Il Palermo ha risposto a questa notizia con un comunicato: ” In riferimento a quanto pubblicato oggi da alcuni Organi di Informazione sul presunto coinvolgimento del calciatore Corsini Bruno Henrique in un’indagine della Procura di Nola riguardante l’emissione di false pratiche per ottenere la cittadinanza italiana, l’U.S. Città di Palermo comunica di essere totalmente estranea ai fatti citati, di non conoscere i termini della vicenda e di non avere avuto alcun rapporto con i soggetti coinvolti nell’inchiesta.

Il calciatore in oggetto, che al momento dell’acquisto godeva già dello status di cittadino italiano, non mancherà di fare chiarezza nelle sedi opportune in merito alla propria posizione qualora fosse confermato il suo coinvolgimento nell’indagine.

 

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