Ci sono intercettazioni su attacchi con gas in Siria | Assad replica: “Scusa di Washington per colpirci”

di Redazione

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Ci sono intercettazioni su attacchi con gas in Siria | Assad replica: “Scusa di Washington per colpirci”

| giovedì 13 Aprile 2017 - 08:42

Ci sono sempre più conferme sull’attacco con gas in Siria da parte del regime di Assad. Lo ha riferito una fonte ufficiale americana alla Cnn.

Militari e intelligence Usa hanno intercettato comunicazioni di militari siriani ed esperti circa la preparazione per l’attacco con armi chimiche compiuto a Idlib la scorsa settimana.

Le intercettazioni erano parte del materiale di intelligence visionato nelle ore successive allo stesso attacco allo scopo di stabilirne la responsabilità.

Inoltre, la stessa fonte ha, malgrado le intercettazioni, sottolineato che gli Usa non erano al corrente in anticipo del raid.

C’è, però, un’altra importante informazione diffusa sempre dalla Cnn: non è emerso fino ad ora materiale intercettato a conferma di comunicazioni sull’attacco a Idlib da parte di militari o 007 russi. Secondo la fonte è probabile che i russi siano più attenti nell’evitare che le loro comunicazioni vengano intercettate.

Ma Bashar Assad non ci sta e accusa gli Stati Uniti: “L’attacco chimico è una falsificazione al 100%, utile agli americani per colpire” la Siria. Il presidente siriano parla per la prima volta dopo il lancio di missili Usa che colpirono la base aerea di Shayrat e sottolinea che la Siria ha consegnato tutte le armi chimiche a propria disposizione”.

All’agenzia France Presse, Assad ha poi aggiunto di voler aprire il paese agli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, ma l’inchiesta deve essere “imparziale” e condotta da “paesi che abbiano un giudizio obiettivo sulle cose e non la utilizzino per motivi politici”.

Damasco, ha aggiunto, “consegnò il proprio arsenale chimico diversi anni fa all’Onu, dopo l’attacco chimico a Goutha del 2013, ma “anche se avessimo ancora armi di quel tipo, non le useremmo”. Sulle vie d’uscita dal conflitto nel paese mediorientale, gli Stati Uniti non sono “seri nei tentativi di trovarla. Usano il negoziato per favorire i terroristi”.

 

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