Russiagate, un alto funzionario Usa nella bufera | E Trump inaugura il viaggio in Medio Oriente

di Fabrizio Messina

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Russiagate, un alto funzionario Usa nella bufera | E Trump inaugura il viaggio in Medio Oriente

| sabato 20 Maggio 2017 - 08:54

Potrebbe essere il genero di Donald Trump, Jared Kushner, l’alto funzionario della Casa Bianca molto vicino al presidente e coinvolto nelle indagini sul Russiagate. L’indiscrezione è stata lanciata dai media Usa e Gb. Sembra inoltre che i legali della Casa Bianca abbiano iniziato a studiare le procedure di impeachment per essere pronti nel caso in cui Trump fosse messo in stato di accusa.

Secondo l’Independent, dunque,  Kushner, marito di Ivanka Trump e nominato consigliere esperto della Casa Bianca, sarebbe una delle figure chiave dell’inchiesta sui rapporti sospetti tra Donald Trump e il Cremlino. Possibile quindi che Kushner venga sentito nelle prossime ore dagli investigatori dell’Fbi.

In alcune conversazioni intercettate dagli 007 Usa durante la campagna presidenziale di Trump, alcuni funzionari russi si vantarono di coltivare una forte relazione con l’ex generale Michael Flynn. Lo riporta la Cnn, spiegando che tali conversazioni preoccuparono così tanto l’intelligence Usa che alcuni dei responsabili in seguito limitarono le informazioni da condividere con Flynn.

Intanto arrivano nuove rilevazioni anche dal Nyt, secondo cui Trump parlò del licenziamento di James Comey dalla guida dell’Fbi all’incontro nello Studio Ovale con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e l’ambasciatore russo negli Usa, lo scorso 10 maggio. Il tycoon affermava che ciò alleggeriva “la forte pressione” su di lui e che l’ex direttore del Bureau investigativo era un “pazzo, fuori di testa”.

Una contrapposizione, quella tra l’ex capo dell’Fbi e Donald Trump, che sembra destinata a nuovi scottanti capitoli. Comey, infatti, ha accettato di essere ascoltato nel corso di un’audizione pubblica dalla commissione intelligence del Senato che sta indagando sul Russiagate.

L’Air Force One con a bordo Trump è nel frattempo arrivato in Arabia Saudita e in Europa per il suo primo viaggio all’estero da presidente che lo terrà lontano da Washington per nove giorni. Atterrata a Riad, la First Lady americana Melania Trump ha sfoggiato una insolita e ampia tuta nera a manica lunga.

L’ex modella ha optato per una mise total black e molto castigata, ma senza velo e con accessori vistosi (un’alta cintura dorata e un’importante collana in oro giallo). Scelta simile per la figliastra Ivanka: abito a maniche lunghe e anche lei si è mostrata senza il velo. In mezzo anche alcuni momenti di full immersion nella cultura locale con il presidente, il segretario di Stato Rex Tillerson e quello al commercio Wilbur Ross impegnati nella tradizionale danza delle spade (la “ardah”: un misto di ballo, percussioni e poesia cantata, riservata solo per le grandi occasioni).

Il presidente americano Donald Trump e il re dell’Arabia Saudita Salman hanno firmato un accordo in base al quale Riad comprerà armi e sistemi di difesa dagli Usa per 110 miliardi di dollari. L’obiettivo è quello di arrivare alla cifra record di 350 miliardi di dollari in dieci anni. La firma è avvenuta nel corso di una imponente cerimonia nel palazzo reale di Riad. L’amministrazione Trump si è poi subito dichiarata contro l’Iran, che ha recentemente rieletto Hassan Rohani come presidente.

Trump ha anche parlato della questione Stati Uniti – Cuba schierandosi contro il regime, rendendo omaggio a Josè Martì e auspicando un regime democratico per il popolo cubano: “Le persecuzioni ingiuste non possono alterare i sogni di vedere i loro figli sbarazzarsi dell’oppressione. I cubani meritano un governo che fa rispettare la democrazia”.

Foto da Twitter

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