Le pagelle di Lazio – Inter. Keita mitomane, Candreva dal dente avvelenato

di Andrea Fabbricatore

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Le pagelle di Lazio – Inter. Keita mitomane, Candreva dal dente avvelenato

| domenica 21 Maggio 2017 - 22:36

L’Inter ha un sussulto d’orgoglio dopo 8 partite senza vittorie e non perdona una delle peggiori versioni viste della Lazio in questa stagione: due espulsi  per i biancocelesti, entrambi per doppia ammonizione.

LAZIO: Vargic 6; Bastos 5,5, De Vrij 6 (dal 14′ s.t. Basta 5,5), Hoedt 4,5; Biglia 6; Felipe Anderson 7, Milinkovic 6, Luis Alberto 6 (dal 22′ s.t. Lombardi 5,5), Lulic 4; Keita 6,5, Immobile 6.

I MIGLIORI DELLA LAZIO

Keita: piedi d’oro e testa calda. Nei primi 60 minuti è per distacco l’mvp, poi scatta la scintilla: giallo per accenno di rissa con Candreva e giallo per simulazione. Genio e sregolatezza: semplicemente Keita Balde.

Anderson: passato in pochi mesi da giocatore talentuoso ed intuitivo a prezioso jolly, anche e soprattutto grazie al super lavoro di Inzaghi. Gioca molto distante dalla porta, ma ha il merito di guadagnarsi il rigore ad inizio partita, riuscendo a sfornare costantemente buone giocate con lo scorrere del tempo. Il ragazzo  è disposto ad imparare e farà molta strada.

I PEGGIORI DELLA LAZIO

Hoedt: finisce nel tabellino per un clamoroso autogol, e non è il primo della sua carriera. La troppa voglia di aiutare il portiere lo condanna: goffo l’intervento, pessima la sua partita.

Lulic: la peggior partita del bosniaco in questa stagione. Non azzecca un passaggio, e viene colpito dal karma nel finale: doppio giallo ed espulsione a pochi secondi dal cambio già deciso.

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INTER Handanovic 6; D’Ambrosio 6, Murillo 4 (dal 22′ s.t. Santon 6,5), Andreolli 6,5, Nagatomo 6; Gagliardini 6, Medel 6; Candreva 7, Brozovic 6,5, Perisic 6,5; Eder 6,5 ( dal 36′ s.t. Pinamonti s.v.).

I MIGLIORI DELL’INTER

Perisic: è l’uomo in più dell’Inter, i suoi scatti continui sono illegibili per il reparto difensivo della Lazio che

Candreva: la classica partita dell’ex dal dente avvelenato. Imprendibile, allarga il suo raggio d’azione, ricevendo palla in ogni parte del campo. Sembra aver trovato lo smalto di una volta, forse troppo tardi.

Eder: ne prova tante, le sbaglia quasi tutte, tranne una: quella del 3-1, seppur fosse un semplice tap-in. Da prima punta è sicuramente meglio che da esterno d’attacco.

I PEGGIORI DELL’INTER

Murillo: la sua prova dura appena 22 minuti, quanto basta per finire (di diritto) nell’elenco dei peggiori in campo. Difficile trovare una partita sufficiente nel suo disastroso campionato: la parabola incredibilmente discendente di un giocatore che difficilmente troverà spazio nell’Inter del futuro.

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