La Chiesa studia la scomunica di mafiosi e corrotti | “È una questione di civiltà oltre che di legalità”

di Redazione

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La Chiesa studia la scomunica di mafiosi e corrotti | “È una questione di civiltà oltre che di legalità”

| sabato 17 Giugno 2017 - 18:28

La scomunica del Vaticano per mafiosi e corrotti potrebbe presto diventare una realtà. Lo annuncia la stessa Santa Sede in una nota, spiegando che il gruppo di lavoro che ha dato vita al seminario sulla corruzione in Vaticano “sta elaborando un testo condiviso che guiderà le future iniziative”.

“Tra queste – si legge nella nota – si segnala la necessità di approfondire la questione relativa alla scomunica per corruzione e associazione mafiosa”. Si tratta di un orientamento emerso lo scorso 15 giugno durante il primo “Dibattito Internazionale sulla Corruzione” tra i membri di una consulta del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Organizzata in collaborazione con la Pontificia Accademia per le Scienze Sociali, alla riunione hanno partecipato circa 50 tra magistrati anti-mafia e anti-corruzione, vescovi, personalità di istituzioni vaticane, degli Stati e delle Nazioni Unite, capi di movimenti, vittime, giornalisti, studiosi, intellettuali, e alcuni ambasciatori.

“La lotta alla corruzione e alle mafie è una questione non solo di legalità, ma di civiltà”, si legge nel comunicato. Il cardinale Peter Turkson ha motivato così la riunione: “Abbiamo pensato questo incontro per far fronte a un fenomeno che conduce a calpestare la dignità della persona. Noi vogliamo affermare che non si può mai calpestare, negare, ostacolare la dignità delle persone. Quindi spetta a noi, con questo Dicastero, saper proteggere e promuovere il rispetto per la dignità della persona. E per questo cerchiamo di attirare l’attenzione su questo argomento”.

L’arcivescovo Silvano M. Tomasi ha poi spiegato che l’obiettivo è quello di: “Sensibilizzare l’opinione pubblica, identificare passi concreti che possano aiutare ad arrivare a delle politiche e delle leggi eventualmente che prevengano la corruzione, perché la corruzione è come un tarlo che si infiltra nei processi di sviluppo per i Paesi poveri o nei Paesi ricchi, che rovina le relazioni tra istituzioni e tra persone. Quindi lo sforzo che stiamo facendo è quello di creare una mentalità, una cultura della giustizia che combatta la corruzione per provvedere al bene comune”.

“Il gruppo – conclude la nota del Vaticano – sta provvedendo all’elaborazione di un testo condiviso che guiderà i lavori successivi e le future iniziative. Tra queste, si segnala al momento la necessità di approfondire, a livello internazionale e di dottrina giuridica della Chiesa, la questione relativa alla scomunica per corruzione e associazione mafiosa“.

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