Dieselgate, gli Usa accusano un ingegnere italiano | Sarebbe stato lui a “truccare” i motori Volkswagen

di Redazione

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Dieselgate, gli Usa accusano un ingegnere italiano | Sarebbe stato lui a “truccare” i motori Volkswagen

| venerdì 07 Luglio 2017 - 09:28

L’ingegnere italiano ed ex dirigente dell’Audi, Giovanni Pamio (60 anni), è stato accusato dalle autorità degli Stati Uniti di avere ordinato di programmare i motori diesel in modo che potessero ingannare i test sulle emissioni dando vita allo scandalo costato alla Volkswagen più di 20 miliardi di dollari in multe e cause.

Pamio è solo l’ottavo ex dirigente della Volkswagen ad essere coinvolto nell’ambito dell’indagine dell’Fbi e della sezione criminale dell’Agenzia per la protezione ambientale. Pamio dovrà rispondere delle accuse di cospirazione, frode e di aver violato le norme ambientali statunitensi.

Gina Balaya, portavoce della Procura di Detroit, ha detto di non poter precisare se contro di lui sono stati emessi provvedimenti di custodia. Agli atti risulta che Pamio era capo del reparto termodinamica del dipartimento per lo sviluppo dei diesel dell’Audi a Neckarsulm, in Germania.

Pamio guidava una squadra di ingegneri al lavoro sul controllo delle emissioni dal 2006 a novembre 2015. Lui e gli altri accusati avrebbero realizzato che era impossibile calibrare un motore diesel da 3 litri in modo che potesse rientrare negli standard statunitensi. Per questo – si legge in una nota della Procura – Pamio avrebbe “indotto i suoi dipendenti a progettare e implementare funzioni di software volte a ingannare i test statunitensi sulle emissioni”.

 

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