Uova contaminate, accertati nuovi casi | Maxi sequestro ad Ancona e Viterbo

di Redazione

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Uova contaminate, accertati nuovi casi | Maxi sequestro ad Ancona e Viterbo

| mercoledì 23 Agosto 2017 - 09:49

Un nuovo caso di uova contaminate è stato scoperto dai carabinieri del Nas che hanno individuato diverse tracce di fipronil, l’insetticida moderatamente tossico e vietato da utilizzare negli animali destinati al consumo alimentare. A comunicarlo sono stati gli stessi militari.

Nelle verifiche nelle ultime ore, tra Viterbo e Ancona, sono state sequestrate in totale 60mila uova per consumo umano, 32mila per alimentazione zootecnica, 3 capannoni per allevamento con 27mila galline ovaiole e un centro di imballaggio uova. Due le ipotesi sull’uso del fipronil: la prima riguarda l’attività di disinfestazione del terreno in assenza di animali, mentre la seconda riguarda la presenza illegale del fipronil nei mangimi.

”Le attività di controllo da parte dei Carabinieri dei Nas – si legge nella nota – attualmente in piena fase esecutiva sull’intero territorio nazionale, hanno evidenziato due ulteriori positività di uova contaminate per presenza della sostanza insetticida denominata fipronil rispetto a quelle già comunicate dal Ministero della Salute”.

Gli esiti preliminari dell’attività dei NAS “si innestano nel più ampio ad articolato piano di controllo disposto dal Ministero della Salute, elaborato per monitorare i prodotti a base di uova sia di provenienza estera che di produzione nazionale, al fine di rilevare eventuali situazioni di contaminazione con il citato insetticida, il cui uso è vietato negli allevamenti di animali impiegati per produzioni alimentari destinate al consumo umano”.

”Dopo un primo rintraccio e blocco di prodotti pericolosi o sospetti provenienti dall’estero, una seconda fase operativa sta interessando l’intera filiera nazionale del comparto degli ovoprodotti, alla quale i carabinieri dei Nas partecipano attivamente con interventi ispettivi, campionamenti e sequestri cautelativi di prodotti di varie tipologie”, conclude la nota dei carabinieri.

Due nuovi casi di uova contaminate erano state scoperte martedì in Campania, in due centri di imballaggio annessi ad allevamenti di ovaiole. Lunedì, invece, era stata la volta di una partita di omelette surgelate scoperta in Lombardia. Precedentemente campioni positivi nelle Marche e nel Lazio. Circa dieci giorni fa i Nas avevano sequestrato un preparato a base di uovo importato dalla Francia, ed arrivato in una azienda dell’Emilia Romagna dove era stato fermato prima di essere distribuito sul mercato.

I carabinieri stanno valutando un’eventuale denuncia penale per i proprietari degli allevamenti che potrebbero ricevere anche una denuncia amministrativa con possibile perdita di autorizzazione al commercio. I reati ipotizzati sono attentato alla salute e immissione in commercio di alimento adulterato.

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