Palermo, esperti della truffa finiscono manette | Spacciavano pietre finte per preziosi di valore

di Redazione

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Palermo, esperti della truffa finiscono manette | Spacciavano pietre finte per preziosi di valore

| venerdì 20 Ottobre 2017 - 09:16

Non erano pietre di valore, ma solo riproduzioni di buona fattura, i finti preziosi che quattro truffatori di Bagheria rifilavano alle loro ignare vittime. I carabinieri di Bagheria (Palermo), con la collaborazione dei militari della Stazione di Osio Sotto (Bergamo), hanno quindi messo ai domiciliari i responsabili dei raggiri compiuti tra agosto e settembre scorso nei confronti di cinque persone anziane.

Ai domiciliari sono finiti Massimiliano Billeci di 45 anni, Vincenzo Cannatella di 37 anni, Matteo Li Causi di 49 anni e Attilio Immesi di 45 anni. Dopo aver individuato con attenzione la possibile vittima, il gruppo criminale andava in ”scena”, interpretando diversi ruoli al fine di indurre in errore il malcapitato, così facendosi consegnare una somma di denaro quale quota di partecipazione all’acquisto di finte pietre preziose, valutale da un presunto esperto gemmologo pronto a certificarne il valore assai elevato.

L’acquisizione delle testimonianze delle vittime e delle registrazioni video dei sistemi di sorveglianza di alcuni esercizi commerciali posti nelle vicinanze delle zone ”teatro” dei delitti, hanno permesso di delineare il modus operandi degli arrestati, organizzati in una vera e propria squadra, con compiti ben definiti, in cui tutti ”recitavano” un ruolo, sulla base di un canovaccio ormai consolidato.

In particolare, simulando di essere appena sbarcato in Italia, uno dei complici avvicinava la persona offesa con il pretesto di richiedere un’informazione. Immediatamente ”entrava in scena” il secondo complice, che fingeva di essere un passante e sollecitava la vittima ad interloquire con lo straniero. A questo punto, lo straniero mostrava un astuccio contenente pietre in tutto simili a diamanti, chiedendo se qualcuno conoscesse un orafo o un gemmologo interessato ad acquistare i preziosi.

Dopo qualche minuto, si aggregava al gruppo il terzo complice che fingeva di essere un gioielliere il quale, dopo aver osservato le presunte pietre preziose con l’ausilio di una lente oculare, ne indicava il valore elevato, anticipando di essere interessato all’acquisto ed allontanandosi per recuperare il denaro contante; infine, poiché il finto ”straniero” comunicava di dover ripartire immediatamente, il ”passante” convinceva il malcapitato partecipare all’acquisto dei preziosi consegnando una quota del denaro occorrente.

Il tutto avveniva in presenza di un quarto complice che osservava a distanza con la funzione di ”palo”. Con questo sistema i truffatori riuscivano a farsi consegnare nell’immediatezza dai malcapitati, tutte persone anziane, consistenti somme di denaro in contanti, variabili tra le 600 e i 2000 euro. La notifica del provvedimento nei confronti di uno degli arrestati è stata effettuata dalla Stazione di Osio Sotto, territorialmente competente nel luogo di residenza dello stesso. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni.

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