Pane e olio a chi non paga la mensa scolastica |Scatta l’interrogazione al ministro dell’Istruzione

di Redazione

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Pane e olio a chi non paga la mensa scolastica |Scatta l’interrogazione al ministro dell’Istruzione

| giovedì 09 Novembre 2017 - 08:33

La vicenda sembra avere del paradossale eppure è avvenuta in una scuola. Si tratterebbe di una ‘punizione’: pane e olio a pranzo per i bambini dell’istituto comprensivo Magiotti di Montevarchi (Arezzo) che non pagano la mensa.

L’Amministrazione comunale da lunedì scorso fa scontare questa pena ai morosi del servizio di ristorazione scolastica.

La notizia, pubblicata dal quotidiano La Nazione, ha provocato reazioni e polemiche. Su 1.738 genitori morosi, dopo il provvedimento, fa sapere il sindaco del comune di Montevarchi, Silvia Chiassai (centrodestra), il numero si era ridotto a 38 e poi hanno pagato altri 20. Ma la lista di chi non è in regola stata trasferita al dirigente scolastico e pare che un’insegnante abbia scelto di donare il suo pranzo a uno dei piccoli “fuorilegge” e di consumare lei al suo posto il pane con l’olio per togliersi dall’imbarazzo.

“A giugno 2016 – dichiara il sindaco – ho trovato un buco di circa 500mila euro, derivante dalle morosità accumulate per mense e trasporti. Tengo a precisare che i genitori ‘morosi’ non sono in difficoltà economiche, solo che con atteggiamento ‘furbetto’ hanno accumulato mancati pagamenti”. Nessun bambino, ha aggiunto, resta “senza mangiare o è messo in un angolo perché vengono avvisati i genitori” e dal momento della verifica della morosità “ci sono due mesi di tolleranza”.

Per il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Lucia De Robertis (Pd), la ‘fettunta’, come in Toscana si chiama il pane con l’olio, unita a un po’ di frutta e a una bottiglietta d’acqua, da servire su un tavolo separato o in quello destinato a quei bambini che già si portano il cibo da casa, è “un atto discriminatorio”, ha commentato in una nota.

La bufera politica è arrivata sul tavolo del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. Di “discriminazione” parlano anche i parlamentari del Pd in un’interrogazione al ministero della Pubblica istruzione Fedeli.

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