A rischio il ‘black friday’ italiano di Amazon | Indetto uno sciopero nel centro di Piacenza

di Redazione

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A rischio il ‘black friday’ italiano di Amazon | Indetto uno sciopero nel centro di Piacenza

| mercoledì 22 Novembre 2017 - 16:40

È seriamente a rischio il ‘black friday’ di Amazon in Italia. Proprio per il giorno dedicato ai saldi, che quest’anno viene celebrato il 24 novembre, è stato indetto uno sciopero nel centro Amazon di Piacenza, dove lavorano circa 4mila persone. La mobilitazione, prevista per venerdì 24 novembre, è stata decisa da Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

I dipendenti chiedono un migliore trattamento economico. Lo sciopero comincerà con il turno mattutino di venerdì e terminerà con l’inizio del primo turno di sabato.

“Non c’è stata da parte di Amazon Italia – spiegano i sindacati – alcuna apertura concreta all’aumento delle retribuzioni o della contrattazione del premio aziendale, considerando anche la crescita enorme di questi anni”.

I rappresentanti dei lavoratori fanno presente che i ritmi lavorativi “non conoscono discontinuità, le produttività richieste sono altissime e il sacrificio richiesto non trova incremento retributivo oltre i minimi contrattuali” e aggiungono che nel centro di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, lavorano 2mila impiegati con contratto a tempo indeterminato e altri 2mila con contratti di somministrazione per il picco di Natale (da ottobre a dicembre).

“I salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria privata e assistenza medica privata”. Lo afferma in una nota Amazon Italia.

Amazon offre inoltre opportunità innovative ai propri dipendenti – si legge ancora nella nota – come il programma Career Choice, che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale”.

La società rimarca che “in Italia, così come avviene negli altri Paesi in Europa in cui siamo presenti, manteniamo relazioni con le rappresentanze dei lavoratori e le organizzazioni sindacali; allo stesso tempo portiamo avanti la nostra politica di porte aperte che incoraggia i dipendenti a trasferire commenti, domande e preoccupazioni direttamente al proprio management team. In questi anni ci siamo impegnati a costruire un dialogo continuo e una positiva cooperazione con tutti i dipendenti e a creare un ambiente attento e inclusivo nei nostri luoghi di lavoro”.

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