Manovra, nasce il “Fondo di ristoro finanziario” | Stanziati 50 milioni per i risparmiatori danneggiati

di Redazione

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Manovra, nasce il “Fondo di ristoro finanziario” | Stanziati 50 milioni per i risparmiatori danneggiati

| martedì 28 Novembre 2017 - 18:10

Prende sempre più forma la prossima legge di Bilancio in esame al Senato. Un emendamento prevede l’istituzione del “Fondo di ristoro finanziario” con una dotazione di 50 milioni per il biennio 2018-2019 a favore “dei risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, non risarcito o indennizzato, in violazione degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza” previsti dal Testo unico bancario. Il Mef dovrà emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore della Manovra un apposito decreto attuativo.

Previsti anche nuovi voucher fino a 250 euro ai clienti finali per “l’attivazione di servizi di connessione in postazione fissa stabile, continuativa e prevedibile, in grado di fornire velocità di connessione ad almeno 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, e comunque aumentabili fino a 1 Gbps”. Il primo firmatario è Gaetano Quagliariello Fl. Agli oneri della norma si provvede a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Quanto al cosiddetto bonus bebè, per i nati nel 2018 si conferma un assegno di 80 euro al mese che scende a 40 euro a partire dal 2019. Il bonus verrà corrisposto soltanto per il primo anno di età del bambino. Dal 2019 l’importo annuo è di 480 euro erogati mensilmente (40 euro) a partire dal mese di nascita o adozione del bambino, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore abbia un Isee non superiore a 25mila euro annui. Viene invece raddoppiato se la famiglia ha un Isee sotto i 7mila euro l’anno. Solo per i nati nel 2018 l’importo dell’assegno è confermato in mensilità da 80 euro.

Infine c’è anche l’emendamento a firma del senatore Pd Ugo Sposetti che prevede l’introduzione di un fondo da un milione di euro all’anno dal 2018 per “conservare e informatizzare gli archivi dei movimenti politici” e dei sindacati presso il ministero dei beni culturali. 

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