Scandalo Formazione, primi interrogatori a Messina: non rispondono le mogli di Genovese e Buzzanca

di Redazione

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Scandalo Formazione, primi interrogatori a Messina: non rispondono le mogli di Genovese e Buzzanca

| martedì 23 Luglio 2013 - 12:56

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MESSINA, 23 LUGLIO 2013 – Sono cominciati stamani davanti al gip di Messina Giovanni De Marco gli interrogatori degli indagati coinvolti nell’inchiesta “Corsi d’oro” della procura di Messina sugli enti di formazione professionale finanziati con denaro pubblico.

 

Davanti al gip, alla presenza del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dei sostituti Fabrizio Monaco, Camillo Falvo e Antonio Carchietti, Chiarà Schirò (moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese, anche lui indagato in un altro filone dell’inchiesta) e Daniela D’Urso (moglie dell’ex sindaco Pdl Giuseppe Buzzanca) si sono avvalse della facoltà di non rispondere.

 

Stessa posizione hanno assunto altri due indagati, Elio Sauta (ex consigliere Pd) e Graziella Feliciotto. Avrebbero risposto alle domande dei gip altri due indagati, Natale Lo Presti e Giuseppe Caliri.

 

Gli altri indagati sono Concetta Cannavò, ex tesoriere provinciale del Pd, Melino Capone, ex assessore comunale nella giunta Buzzanca, Nicola Bartolone e Natale Capone. Tra le persone sentite anche Carlo Isaja, funzionario dell’ispettorato del Lavoro sospeso per due mesi dall’esercizio del pubblico ufficio per aver rivelato l’imminente ispezione in un ente di formazione a Sauta. Secondo l’accusa le persone coinvolte avrebbero utilizzato per scopi personali parte dei finanziamenti, tra l’altro gonfiando fatture fino al 600 per cento.

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