Lampedusa, incendio e naufragio: si temono oltre 300 vittime del mare

di Redazione

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Lampedusa, incendio e naufragio: si temono oltre 300 vittime del mare

| giovedì 03 Ottobre 2013 - 06:43

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Naufragato un barcone a pochi metri dalle coste di Lampedusa. Una tragedia dalle proporzioni drammatiche che ha scosso il mondo intero e che necessita di risposte immediate

(all’interno IMMAGINI e VIDEO – in aggiornamento)

 

LAMPEDUSA (AG), 3 OTTOBRE 2013 – Un barcone carico di migranti è naufragato a Lampedusa, a pochi metri dall’Isola dei Conigli. Nel tentativo di chiedere aiuto, sul barcone è stata incendiato una coperta, ma i migranti non sono riusciti a gestire le fiamme. Sin da subito è partita la conta dei morti e dei dispersi e il soccorso dei profughi che sono riusciti a salvarsi. 

 

Questa la cronaca della giornata.

 

22.25 Il bilancio delle vittime è salito a 127. Sotto il barcone sono stati ritrovati moltissimi corpi e le ricerche stanno continuando, ma le speranza di trovare ancora qualcuno in vita sono molto labili. Considerato che sono stati tratti in salvo 155 profughi, si teme che possano essere più di 300 le vittime. 

 

21.16 Il primo striscione è comparso nella centrale via Roma, a Lampedusa, dove qualcuno ha appeso un palo un lenzuolo con la scritta: “Nel rispetto di questa ennesima tragedia, tornatevene indietro”, con un chiaro riferimento ai politici. E davanti a un bar, con la saracinesca chiusa, sono comparsi altri due striscioni: “Lampedusa vuole accogliere vivi e non morti”, e ancora: “Un’isola piena di dolore che porta il peso dell’indifferenza del mondo”.

 

20.10 A Lampedusa è arrivato anche il presidente Rosario Crocetta. Non appena ha messo piede sull’isola il governatore ha voluto rendersi conto della portata della tragedia andando a vedere i corpi delle vittime, al momento sistemati in un hangar dell’aereoporto. 

 

Rosario Crocetta non ha saputo trattanere l’emozione e visibilmente scosso ha parlato con i giornalisti atterratti sull’isola insieme a lui: “Bisogna immediatamente cambiare la legge Bossi-Fini – ha detto – l’immigrazione è un fenomeno che va controllato altrimenti ci saranno altre tragedie come questa”.

 

Il suo pensiero poi è stato subito per i lampedusani: “La loro accoglienza deve essere ripagata. L’isola di Lampedusa deve necessariamente essere risarcita ma non solo dalla Regione, deve intervenire lo Stao e l’Europa. È un problema che riguarda tutti”. 

 

19.45 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato intervistato da Radio Vaticana: ”Io sono rimasto molto impressionato da tutte le prove di accoglienza che ha dato la popolazione di Lampedusa, da tutte le prove di accoglienza che hanno dato anche altre comunità quando, per esempio, abbiamo avuto questo moto generoso di bagnanti che sono scesi in acqua a raccogliere profughi che rischiavano di perdere la vita”.

 

“Non può bastare soltanto l’impegno italiano, ci vuole almeno un impegno europeo. Dico almeno perché è una questione tale da toccare tutta la comunità internazionale. C’è un tale intreccio tra questi flussi di emigranti e di richiedenti asilo che arrivano in Italia e in altri Paesi europei, e il quadro internazionale, il quadro delle situazioni e dei conflitti in varie aree – noi siamo soprattutto vicini, oggi, sia all’area del Nord Africa, sia all’area della Siria e dei Paesi confinanti con la Siria -, che occorre una visione globale che non può che avere il suo centro nelle Nazioni Unite. Occorre – ha ribadito Napolitano – una politica europea dell’immigrazione e dell’asilo: penso che si confondano troppo spesso questi due aspetti. Una cosa è chi cerca di raggiungere l’Italia e l’Europa per trovare un lavoro e vivere meglio – quindi, certamente sfugge a condizioni di vita difficili – ma è cosa diversa da chi fugge drammaticamente da Paesi un guerra o da regimi oppressivi”.

 

19.36 Altri dieci cadaveri sono stati portati dalle motovedette sulla banchina del porto di Lampedusa. I corpi sono stati recuperati dai sommozzatori nel fondale dove è adagiato il peschereccio calato a picco e dove si troverebbero altri cadaveri. Ne dà conferma il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

 

Anche un’aliquota di militari impegnati nell’operazione Strade Sicure è intervenuta, oggi, nelle operazioni di soccorso e recuperoI militari fanno parte del Raggruppamento Sicilia Occidentale, responsabile dell’Operazione Strade Sicure sull’isola di Lampedusa, composto da 70 militari dell’Esercito e da 30 dell’Aeronautica militare. I militari sono impegnati, dal marzo del 2011, sull’isola di Lampedusa con compiti di vigilanza presso il centro di prima accoglienza e di vigilanza dinamica per il controllo delle imbarcazioni poste sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.

 

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19.04 Alle 18 di domani, nel piazzale davanti la chiesa Madre, la comunità di Lampedusa ricorderà le vittime e i superstiti del naufragio. Lo ha deciso il sindaco Giusi Nicolini. Il primo cittadino, avendo proclamato il lutto cittadino, ha chiesto alle scuole, ai pescatori, agli esercenti commerciali ed artigianali, alle imprese e ai professionisti “di unirsi al cordoglio sospendendo, dove possibile, ogni tipo di attività per l’intera giornata”.

 

18.51 “Domani sarà giornata di lutto nazionale e sarà osservato un minuto di silenzio delle scuole“. Lo ha detto il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge al termine del Consiglio dei ministri, convocato dopo la strage di immigrati a Lampedusa. “Sarà fatto – ha aggiunto Kyenge – un lavoro interministeriale per presidiare questa emergenza sul territorio e ragionare anche in termini di lunga durata”.

 

18.48 Secondo le ultime notizie che arrivano dai soccorritori il numero dei morti dovrebbe essere un centinaio. 

 

18.18 Il ministro Alfano ha parlato con i giornalisti dopo aver visto i cadaveri delle vittime radunati in un hangar dell’aeroporto: “Una scena raccapricciante, una scena che offende l’Europa, Spero che la divina provvidenza abbia voluto questa tragedia per far aprire gli occhi all’Europa. L’europa deve prendere in mano la situazione, l’Europa deve proteggere questa frontiera”. 

 

“Lo Stato sarà vicino a Lampedusa”, ha promesso Alfano. “Stasera partiranno 120 bare, verso alcuni cimiteri della provincia di Agrigento”. 

 

“Noi facciamo tutto – ha aggiunto – in termini di assistenza, accoglienza e soccorso. Paghiamo anche un dazio in termini di sicurezza. Ma l’Europa deve fare il resto. Deve proteggere questa frontiera e deve capire che il regolamento di Dublino fa acqua da tutte le parti. Bisogna immaginare corridoi umanitari per quelli che hanno bisogno di difendere la loro libertà, i loro Paesi dalle guerre e che hanno necessità di attraversare questo mare per arrivare in Europa”.

 

18.10 Due donne e una bimba tratte in salvo sono state trasportate in ospedale a Palermo. Le due giovani donne, di cui una in stato di gravidanza, con sintomi di disidratazione, sono state ricoverate all’ospedale Civico. Invece la piccola di 6 anni, che ha riportato lievi ustioni, è stato portata all’ospedale dei Bambini.

 

18.02 Il ministro degli Interni Angelino Alfano è giunto al Poliambulatorio di Lampedusa per incontrare i sanitari che hanno avuto in cura i migranti giunti dopo il naufragio. Il premier Enrico Letta, che ha proclamato per domani il lutto nazionale, volerà a Lampedusa non appena sarà possibile.

 

17.43 Questi i tweet del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che è stata ringraziata dal premier Enrico Letta per come stanno affrontando questa tragedia.

 

 

 

 

17.40 Almeno 40 cadaveri sarebbero stati individuati, secondo quanto si è appreso, da alcuni sommozzatori della Guardia costiera all’interno del barcone affondato a Lampedusa e localizzato, a una quarantina di metri di profondità, a circa mezzo miglio dall’isola dei conigli. I corpi si troverebbero sotto e intorno al barcone che si è rovesciato.

 

16.45 È salito a 155 il numero dei superstiti del naufragio avvenuto davanti alle coste di Lampedusa. Il dato è stato reso noto dalla Guardia Costiera. Tra loro ci sono 6 donne e 2 bambini. Il bilancio ufficiale, fio ad ora, è quindi di 93 morti e 155 superstiti. Il bilancio è stato confermato dal medico Pietro Bartolo, che ha condotto le ispezioni cadaveriche.

Una donna che sembrava morta era invece ancora viva ed è stata trasportata in ospedale.

 

 

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16.55 Il Consiglio dei Ministri è stato convocato per oggi alle 17.30 per proclamare il lutto nazionale per domani.

 

 

15.30 Il ministro Alfano spiega la dinamica del naufragio: “Il peschereccio – ha spiegato – era arrivato a 0,6 miglia dalla costa. Il motore era spento e, avendo imbarcato acqua, sono emersi idrocarburi ed olii dalla sentina dell’imbarcazione. I passeggeri si sono preoccupati ed hanno acceso una fiamma su una coperta per segnalare la loro posizione alle barche in transito ed è scoppiato l’incendio. Si sono quindi spostati tutti su un lato provocando l’affondamento dell’imbarcazione”. Il fatto, ha proseguito Alfano, “è stato segnalato intorno alle sei di mattina ed in pochi minuti sono partite le operazioni di soccorso. I sommozzatori stanno cercando se ci sono corpi sotto lo scafo, le operazioni sono complesse perché il fondale è profondo una quarantina di metri”.

 

14.30 I primi tre feriti della strage di Lampedusa stanno per arrivare all’ospedale Civico di Palermo con l’elicottero del 118. Sono tre donne, una di loro era stata data per morta e messa in banchina insieme alle salme. “Solo dopo ci siamo accorti che era viva e aveva ingerito nafta – dice Giuseppe Noto, direttore sanitario dell’Asp 6 – E’ stata rianimata e trasportata in ospedale”. Nell’elicottero c’è anche una donna incinta al settimo mese. Insieme a loro una bimba siriana arrivata la notte precedente alla tragedia.

 

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13.48 Il presidente della Regiona siciliana Rosario Crocetta è in partenza per raggiungere Lampedusa.

13.30 “Siamo partiti due giorni fa dal porto libico di Misurata. Su quel barcone eravamo in 500. Non riuscivamo nemmeno a muoverci. Durante la traversata tre pescherecci ci hanno visto ma non ci hanno soccorso”, questi i primi racconti dei superstiti.

13.20 I sommozzatori dei Vigili del fuoco sono partiti da Ciampino alla volta di Lampedusa per prestare soccorso e aiutare nelle operazioni di ricerca e recupero.

12.42 I corpi recuperati al largo dell’Isola dei Conigli sono 94. Quattro sono bambini.

12.16 – Il procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, il prefetto di Agrigento, Francesca Ferrandino, e il questore Mario Finocchiaro stanno partendo per Lampedusa “per dare gli impulsi dovuti all’indagine direttamente dall’isola”. Non ci sono conferme ufficiali, ma pare che anche il capo della polizia sia in partenza per Lampedusa.

11.55 Potrebbero essere centinaia le vittime del naufragio avvenuto davanti alle coste di Lampedusa. All’appello, secondo i racconti dei superstisti raccolti da Pietro Bartolo, il medico responsabile del Poliambulatorio dell’isola, mancano infatti oltre 200 persone che risulterebbero disperse. Sul barcone, infatti, viaggiavano circa 500 persone.

11.45 “Dal punto di vista dei numeri delle vittime è una tragedia senza precedenti. In tanti anni di lavoro qui non ho mai visto nulla di simile”. Il medico responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa Pietro Bartolo, commenta così l’ultimo naufragio avvenuto stamani davanti alle coste dell’isola. Sulla banchina del porto dell’isola si trovano numerose ambulanze, medici rianimatori e due sanitari della Guardia Medica, oltre al commissario dell’Asp di Palermo Antonio Candela che sta coordinando le operazioni.

 

“Purtroppo non ci servono ambulanze – spiega Bartolo – ma carri funebri. Fino ad ora sono stati recuperati 83 cadaveri mentre i superstiti sono oltre 150. Tre di loro, uno dei quali in gravi condizioni, sono stati trasferiti d’urgenza al Pronto Soccorso ma le loro condizioni adesso sono stabilizzate. Ma il bilancio di questa tragedia, purtroppo, è destinato ad aggravarsi”.

 

11.40 I migranti, sempre secondo quanto si è appreso, avrebbero dato fuoco alla coperta per farsi notare da un peschereccio che transitava nei pressi. Il fuoco si sarebbe poi propagato al barcone, incendiandolo, a causa di una perdita di carburante.

11.25 Il ministro Alfano in partenza per Lampedusa. Annullata a Roma la conferenza del Consiglio dei ministri.

11.20 Il sindaco Nicolini è provata e urla il suo pianto per queste morti: “Non finiscono mai di portare e scaricare morti” dice aggirandosi smarrita tra la fila di corpi che si allunga sempre di più. Con un filo di voce aggiunge: “Venite a vedere. È una scena impressionante”.

11.03 I cadaveri si trovano al momento sul molo Favarolo ma saranno trasferiti nell’hangar dell’aeroporto: segno chiaro che il numero è destinato a crescere.

11.00 I corpi recuperati sono 82. 170 i migranti tratti in salvo: sul barcone i profughi erano soprattutto eritrei e somali. I superstiti sono in stato di choc e accusano sintomi di ipotermia per la permanenza in acqua.

10.54 Il barcone sarebbe partito dalla Libia.

10.50 La prime ipotesi prende forma: per farsi notare dall’isola hanno dato fuoco ad una coperta: questa, secondo quanto riferito dai carabinieri, potrebbe essere stata la causa dell’incendio che si è sviluppato sul barcone naufragato a Lampedusa.

10.47 Il numero delle persone tratte in salvo é 150. All’appello mancherebbero più di 200 migranti.

10.34 Soccorritori in lacrime, il bilancio continua a salire: 70 i corpi recuperati. A mezzo miglio dall’Isola dei Conigli le operazioni sono frenetiche. Salvate al momento 142 persone.

10.20 Le vittime accertate sono 50, ma il sindaco di Lampedusa lancia un grido di dolore: “Se è vero che erano in 500 sul barcone e in salvo sul molo ce ne sono soltanto 130, è un orrore. Basta! Ma cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo?. È un orrore continuo”.

10.15 Il bilancio delle vittime sale vertiginosamente: almeno 30 i morti a Lampedusa.

10.00 Il sindaco ha aggiunto dettagli alla terribile tragedia: “I morti in tutto sono 25. Sul barcone in tutto c’erano 500 persone, in quel caso è normale che basta un niente”, poi la notizia: “Uno scafista, un tunisino, è stato arrestato”. Ancora però non ci sono elementi per ricostruire la dinamica della vicenda, ma in mare ci sarebbero ancora corpi da recuperare: tra le vittime, due bambini.

(In aggiornamento)

 

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