“Non posso escludere nulla, perché  sarebbe poco riguardoso nei confronti di chi ha la responsabilità  del mio partito in Sicilia e del gruppo parlamentare all’Assemblea. Valuteremo dopo questa riunione”.  A dirlo era stato il ministro D’Alia prima del vertice con il gruppo parlamentare dell’Udc a Palazzo dei Normanni per valutare se rimanere nel governo di Rosario Crocetta e nella maggioranza, dopo la vicenda della casa di cura “Humanitas” di Misterbianco.

Poi la sentenza: “L’Udc continuerà a sostenere il governo a patto che la giunta Crocetta approvi una delibera di revoca del provvedimento, esitato dall’esecutivo il 2 luglio, che “apprezza” il progetto dell’Humanitas”. E’ questa, dunque, la linea stabilita da deputati Ars, ministro per la Pubblica amministrazione,  e gli assessori Bonafede e Valenti. Per il capogruppo Udc, Firetto, “è incoraggiante che il presidente Crocetta e l’assessore Borslellino abbiano dichiarato che la delibera è sospesa, ma è necessario un atto di revoca”.

E sui precari: “Tutto si puo’ fare tranne che pensare a stabilizzazioni di massa che sconquasserebbero definitivamente il sistema degli enti locali“. Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia, rispondendo ai giornalisti a Palermo sulla vicenda dei 20.000 precari degli enti locali sicilia. “Ci sono Comuni nella nostra regione -argomenta D’Alia- che hanno 100 precari e 50 posti in pianta organica gia’ coperti. Nessuno ancora e’ riuscito a spiegarci come si possa in questi termini attuare la stabilizzazione facendo dichiarare il dissesto finanziario dei Comuni. Noi assecondiamo qualunque progetto virtuoso di inserimento di queste professionalita’ nelle pubbliche amministrazioni, quello che non possiamo assecondare sono le follie e il populismo da quattro soldi”.