Parla il pentito: “Dalla Chiesa fu ucciso|su ordine di Craxi e Andreotti”

di Redazione

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Parla il pentito: “Dalla Chiesa fu ucciso|su ordine di Craxi e Andreotti”

| giovedì 07 Novembre 2013 - 12:09

I signori Craxi e Andreotti si sentivano il fiato addosso e ci hanno fatto ammazzare Dalla Chiesa”, a parlare in aula al processo sulla trattativa Stato-mafia è il pentito Francesco Onorato. La dichiarazione è forte: “I politici a Riina prima gli hanno fatto fare le cose, poi l’hanno mollato. Prima ci hanno fatto ammazzare Dalla Chiesa i signori Craxi e Andreotti che si sentivano il fiato addosso”, è l’accusa del pentito che poi si schiera con Riina: “Poi nel momento in cui l’opinione pubblica é scesa in piazza i politici si sono andati a nascondere. Per questo Riina ha ragione ad accusare lo Stato di manovrare Cosa nostra: lui sta pagando il conto, lo Stato no. Tra Cosa nostra e i politici c’è stata sempre connivenza”.

Onorato ha parlato di una vera e propria lista delle istituzioni che il capo dei capi avrebbe voluto fare fuori dopo il maxi processo. “Era arrabbiato, avrebbe ucciso tutti i politici”, ha dichiarato il pentito: “C’erano Vizzini e Mannino, di cui prima in Cosa nostra si parlava bene, i cugini Salvo, Salvo Lima. Per Vizzini avevamo cominciato i pedinamenti”.

Poi il collaboratore di giustizia ha continuato con altre dichiarazioni choc: “Salvatore Biondino mi disse che per quanto riguarda il progetto di uccidere Giulio Andreotti e il figlio, si stavano interessando i fratelli Graviano a Roma. C’era qualche problema perché’ gli venne rinforzata la scorta. Ma l’omicidio si sarebbe fatto”. E sul fallito attentato ai danni del giudice Giovanni Falcone all’Addaura, Onorato ha affermato, citando ancora Biondino: “Mi disse che eravamo stati noi a mettere in giro la voce che era stato Falcone stesso a mettersi la bomba. Dovevamo far diventare Falcone come un bugiardo, un uomo di poco conto. Mi disse anche che questa era una pressione fatta dai politici”.

La Corte d’Assise di Palermo presieduta da Alfredo Montalto ha rinviato il processo per la trattativa Stato-mafia al 21 novembre, quando verrà ascoltato il pentito Antonino Giuffré.    Intanto un nuovo collaboratore di giustizia fa chiarezza su una famiglia legata all’omicidio Dalla Chiesa: Giovanna Galatolo svela che il padre Vincenzo, condannato all’ergastolo per l’omicidio, comanda ancora dal carcere.

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