La Cgia di Mestre: a rischio le tredicesime | dei dipendenti delle piccole imprese

di Alessandro Amato

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La Cgia di Mestre: a rischio le tredicesime | dei dipendenti delle piccole imprese

| sabato 16 Novembre 2013 - 11:16

Saranno poco più di 33 milioni gli italiani che quest’anno percepiranno la tredicesima. Il totale delle tredicesime che arriveranno nelle tasche dei lavoratori è di circa 37 miliardi di euro. Ma sono a rischio quelle dei dipendenti delle piccole e medie imprese italiane. La stima della Cgia di Mestre parla di compensi invariati rispetto all’anno scorso sul valore delle tredicesime.

“Nei primi nove mesi di quest’anno – spiega il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – l’inflazione e gli adeguamenti retributivi dei lavoratori dipendenti sono aumentati in egual misura: se il costo della vita è cresciuto dell’1,3 per cento, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat e’ salito dell’1,4 per cento. Pertanto, rispetto allo stesso periodo del 2012, il potere d’acquisto dei lavoratori e’ rimasto pressoché invariato”.

Secondo le stime della Cgia un lavoratore specializzato il cui reddito annuo non supera di molto i 21.000 euro, all’incirca 1.200 euro al mese, avrà una tredicesima aumentata di un solo euro rispetto al 2012. Mentre un impiegato con un reddito lordo di 25.600 euro annui, circa a 1.419 euro al mese, vedrà un aumento di soli due euro in più nella sua tredicesima. Un dirigente o capo ufficio con un reddito lordo annuo di circa 50.000 euro, all’incirca 2.500 euro al mese, non vedrà nessun aumento. 

L’importo delle tredicesime pari a 37 miliardi di euro, stima sempre della Cgia, e questa somma “garantira’ alle casse dell’Erario un gettito di oltre 9,5 miliardi di euro. L’auspicio e’ che una buona parte di questi 37 miliardi vengano spesi per rilanciare i consumi interni. Mai come in questo momento gli artigiani e i commercianti hanno bisogno – spiega Bortolussi – di veder ripartire la domanda interna. Senza nessuna inversione di tendenza, anche questo Natale rischia di essere all’insegna del rigore, con ripercussioni molto negative sui bilanci dei lavoratori autonomi. Ricordo che per molte attività le vendite nel periodo natalizio incidono fino al 30/40 per cento del fatturato annuale

Il numero dei destinatari del tredicesimo emonumento mensile sarebbero 33 milioni. Il dato è chiaramente indicativo, considerando che il numero complessivo dei pensionati, circa 16 milioni, rivela un dato al 31 dicembre 2011, mentre il numero dei dipendenti sfiora ormai i 17 milioni, ma è una media sul primo semestre dell’anno. Sul livello locale la concentrazione più importante di coloro che percepiranno la tredicesima è. come prevedibile, la Lombardia con poco più di 6 milioni di tredicesime percepite. Subito dopo il Lazio con 3 milioni e il Veneto con oltre due milioni.

“Non siamo in grado di dimensionare l’entità del fenomeno. Tuttavia, abbiamo la percezione che molti imprenditori potrebbero trovarsi in difficoltà nel pagare le tredicesime – segnala Bortolussi – Da sempre il mese di dicembre presenta una elevata concentrazione di scadenze fiscali e contributive. Detto ciò, è possibile, considerata la scarsa liquidità a disposizione, che molti decidano di onorare gli impegni con il fisco e di posticipare il pagamento della tredicesima, o di una parte di essa, mettendo in difficoltà, loro malgrado, le famiglie dei propri dipendenti”.

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