“Stop ai liberi consorzi di Comuni, torniamo alle Province” | La proposta di Musumeci all’Assemblea regionale siciliana

di Redazione

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“Stop ai liberi consorzi di Comuni, torniamo alle Province” | La proposta di Musumeci all’Assemblea regionale siciliana

| mercoledì 20 Novembre 2013 - 21:53

Stop all’istituzione dei liberi Consorzi dei comuni e ritorno al voto, con il rinnovo degli organi elettivi da fissare tra il 15 aprile e il 30 giugno. Stop dunque anche alla proroga dei commissari delle Province. È questa la proposta avanzata oggi in Ars dal parlamentare regionale Nello Musumeci che, sul tema, ha presentato un disegno di legge firmato anche da alcuni deputati dell’opposizione, tra cui Marco Falcone (Pdl), Giovanni Greco (Mpa) e Luisa Lantieri (Pid-Gs).

Al momento le nove Province siciliane sono commissariate, dopo che l’Assemblea votò nei mesi scorsi una norma che annullava le elezioni, rinviando a un’altra legge, da varare entro la fine di quest’anno, la sostituzione degli enti con Liberi Consorzi di comuni (lo prevede lo statuto speciale); il ddl è stato approvato dalla giunta Crocetta, trasmesso alla Presidenza dell’Ars che lo ha assegnato ieri alle commissioni di merito. La norma dovrebbe essere approvata entro fine dicembre, in caso contrario il governo provvederà a prorogare i commissari in attesa del via libera dell’Ars ai Liberi consorzi. Il nuovo ddl però, secondo Musumeci, cambia le carte in tavola.

“Vogliamo porre rimedio alla gravissima situazione che si è creata per volontà del governo sulla soppressione delle Province che non è mai avvenuta, mantenendo milioni di siciliani in una condizione di stallo”, ha detto il leader della Lista Musumeci. Ora sarà la conferenza dei capigruppo a decidere se e quando calendarizzare il ddl.

L’Assemblea regionale oggi ha discusso anche il disegno di legge sull’acquisto di servizi dalle società partecipate, che riguarda la società Sas (Servizi ausiliari Sicilia) e circa duemila persone. Su proposta di alcuni deputati regionali, l’Ars ha ha rinviato a martedì prossimo la discussione generale del ddl per alcuni approfondimenti al testo. L’assessore all’Economia, Luca Bianchi, ha messo in però guardia il Parlamento perché “senza l’approvazione della legge, entro la prossima settimana, la società per motivi procedurali sarà costretta a inviare ai duemila dipendenti il preavviso di licenziamento in quanto il contratto della società scade il 31 dicembre di quest’anno”.

Intervenendo in aula, Bianchi ha sostenuto che “il ddl non prevede ulteriore spesa e che i fondi per la proroga dei contratti sono stati stanziati dalla scorsa legge di Stabilità e appostati nei fondi globali”. Bianchi ha messo a disposizione dei deputati il suo gabinetto e gli uffici della Ragioneria per qualsiasi chiarimento o approfondimento. L’assessore Bianchi ha poi avvertito il Parlamento: “Va bene il rinvio di una settimana ma spero che la battaglia politica in aula non metta a rischio il posto di lavoro di duemila persone”.

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