Almaviva, Crocetta incontra l’azienda | Si cerca una sede unica contro il rischio chiusura

di Maria Teresa Camarda

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Almaviva, Crocetta incontra l’azienda | Si cerca una sede unica contro il rischio chiusura

| venerdì 13 Dicembre 2013 - 10:25

Sarà il presidente della Regione Rosario Crocetta in persona a occuparsi oggi della vertenza di Almaviva, per cui oltre quattro mila persone rischiano di perdere il posto di lavoro.

L’azienda aveva manifestato alla Regione l’esigenza di avere una sede unica in cui trasferire entrambe le sedi dei call center, l’ex Alicos di via Cordova – da giugno praticamente abusiva nei locali della Corte dei Conti – e l’ex Cosmed di via Marcellini. Con il calo delle commesse, infatti, aveva manifestato la difficoltà a reggere i costi di due differenti edifici da mantenere e aveva ventilato la possibilità di chiudere o delocalizzare.

L’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, all’inizio della Legislatura, promise che la questione sarebbe stata affrontata al più presto e accennò alla possibilità di utilizzare un bene confiscato all’ex Immobiliare Strasburgo: l’edificio in cui aveva sede l’ex call center Telecom in via Ugo La Malfa. Un’operazione che alla Regione sarebbe costata nove milioni di euro, tra ristrutturazione della sede e primi due anni di affitto.

“L’edificio è disponibile – aveva detto Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia per i beni confiscati. – Potevano prenderlo. D’altronde volevano pagare un affitto, dunque non c’era nessun problema. Ne avevamo parlato anche nel corso di un incontro che si era svolto in prefettura, ma non si sono più fatti vivi”.

Nessuna notizia da allora. E la preoccupazione dei dipendenti diventa più pressante, tanto da spingere i sindacati a scrivere al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per un incontro urgente, soprattutto dopo l’allarme lanciato anche da Confindustria Palermo per quella che potrebbe essere una vera e propria tragedia occupazionale in Sicilia.

Sono molte quindi le attese di dipendenti e sindacati rispetto all’incontro di oggi tra il governatore siciliano, gli esponenti della sua giunta e i rappresentanti dell’azienda. Una risoluzione positiva della vertenza permetterebbe all’azienda di offrire garanzie maggiori ai lavoratori rispetto alla permanenza sul territorio dell’Isola.

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