Grillo ringrazia i suoi elettori con una poesia | e prende un maalox contro il dispiacere /VIDEO

di Maria Teresa Camarda

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Grillo ringrazia i suoi elettori con una poesia | e prende un maalox contro il dispiacere /VIDEO

| lunedì 26 Maggio 2014 - 12:40

Beppe Grillo affida alle parole di una poesia di Rudyard Kipling, il suo pensiero dopo la sonora sconfitta subita alle elezioni europee, che ha visto il Movimento 5 Stelle restare almeno 20 punti percentuali indietro rispetto al Pd di Matteo Renzi.

“Grazie ai 5.804.810 italiani che hanno votato il Movimento 5 Stelle”, ha scritto l’ex comico genovese, introducendo la poesia “Se – If, Lettera al figlio”.

Durante la campagna elettorale, Grillo, dichiarando guerra al premier e segretario del Pd Renzi, aveva promesso che se avesse perso le elezioni avrebbe lasciato la guida del Movimento 5 Stelle. Un’ipotesi che, al momento, non viene né confermata né smentita. E il leader non ha rilasciato alcuna dichiarazione, nemmeno dopo il lungo silenzio stampa notturno nel corso dello spoglio; soltanto, uscendo dalla propria casa, ha salutato i giornalisti assiepati con una mano che mimava l’atto di colpire al cuore.

>L’IRONIA SU TWITTER: DA#VINCIAMONOI A #VINCIAMOPOI

E mentre rimane l’incertezza sulla prossima mossa di Grillo, una delle ipotesi è quella che il leader lasci il proprio incarico, chiedendo subito dopo al popolo di attivisti online di esprimersi su questa scelta. E a quel punto, dubitiamo che i grillini d’Italia lascerebbero andare via il loro leader…

“Adesso ci state prendendo in giro. Vi capisco. Mettete proprio il coltello nella piaga. Abbiamo perso. Non è una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. #vinciamopoi, sì #VinciamoPoi. Abbiamo il tempo dalla nostra, è ancora presto”, ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog. “Quest’Italia – ha proseguito Grillo – è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così. Quindi: non scoraggiatevi. Vedo messaggi: cosa facciamo? andiamo avanti?, certo che andiamo avanti. Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese”.

E chiude con un siparietto in cui prende un maalox. “State tranquilli, dai, vin… vinciam… Vincono loro. Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai. Casaleggio, c’è il maalox anche per te, vieni qua”.

>GUARDA IL VIDEO DI GRILLO CHE PARLA AI SUOI ELETTORI

Intanto, ecco il testo della poesia di Kipling che Grillo ha pubblicato sul suo blog:

“Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te
la perdono e ti mettono sotto accusa.
Se riesci ad avere fiducia in te stesso
quando tutti dubitano di te,
ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare.

Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare
o essendo calunniato a non rispondere con calunnie,
o essendo odiato a non abbandonarti all’odio,
pur non mostrandoti troppo buono,
né parlando troppo da saggio.

Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.

Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine.

Se riesci ad incontrare il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo.

Se riesci a sopportare di sentire le verità
che tu hai detto distorte da furfanti
che ne fanno trappole per sciocchi o vedere le cose
per le quali hai dato la vita distrutte e umiliarti
a ricostruirle con i tuoi strumenti oramai logori.

Se riesci a fare un solo fagotto delle tue vittorie
e rischiarle in un solo colpo a testa e croce
e perdere e ricominciare da dove iniziasti senza
mai dire una sola parola su quello che hai perduto.

Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi,
i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo
che non te li senti più ed a resistere
quando ormai in te non ce più niente
tranne la tua volontà che ripete “resisti!”

Se riesci a parlare con la canaglia
senza perdere la tua onestà
o a passeggiare con i re
senza perdere il senso comune.

Se tanto nemici che amici non possono ferirti
se tutti gli uomini per te contano
ma nessuno troppo.

Se riesci a colmare l’inesorabile minuto
con un momento fatto di sessanta secondi
tua è la terra e tutto ciò che è in essa
e quel che più conta sarai un uomo, figlio mio”.

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