Call center, parte il confronto con il Mise | contro le delocalizzazioni e le gare al ribasso

di Maria Teresa Camarda

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Call center, parte il confronto con il Mise | contro le delocalizzazioni e le gare al ribasso

| martedì 27 Maggio 2014 - 17:42

Incontro questa mattina al Ministero dello Sviluppo economico tra Governo e rappresentanti del settore Telecomunicazioni. Sul tavolo la crisi dei call center a causa del fenomeno sempre più diffuso delle delocalizzazioni e delle gare, anche pubbliche, al massimo ribasso.

Il vertice, presieduto dal viceministro Claudio De Vincenti, è stato interlocutorio ed è servito soprattutto per fissare i punti su cui lavorare: le delocalizzazioni, il rispetto dell’articolo 24bis della legge Fornero sul rispetto della privacy quando le chiamate arrivano da paesi che non fanno parte dell’Unione europea, il costo dell’Irap troppo elevato, la pratica, anche da parte delle pubbliche amministrazioni, di bandire gare al massimo ribasso che non rispettano nemmeno il costo del lavoro. Questo è stato anche uno dei temi affrontati dal presidente di Almaviva Contact, Marco Tripi, in audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei deputati, in merito alla vicenda con il Comune di Milano.

>LEGGI DELL’AUDIZIONE DI TRIPI ALLA CAMERA

“Dopo questo primo confronto – ha spiegato Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil – gli esponenti dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro si incontreranno e organizzeranno le opportune verifiche. Il prossimo appuntamento poi sarà intorno alla metà di giugno”.

“In questo percorso – scrivono in una nota i rappresentanti sindacali della Slc-Cgil – è di tutta evidenza come la manifestazione del prossimo 4 giugno sia un appuntamento strategico che non possiamo permetterci di fallire, ma non può essere la fine della mobilitazione. Diventa fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione dei lavoratori e dell’opinione pubblica”.

Nel corso del vertice al Mise, il viceministro ha dato anche la propria disponibilità ad attivare al più presto il tavolo tecnico per la vertenza di Almaviva Contact in Sicilia, dove l’azienda di call center che impiega più di seimila persone è in attesa da mesi di una risoluzione per la questione della sede unica dove riunire l’ex Alicos e l’ex Cosmed e di un nuovo piano industriale da concordare con le Istituzioni regionali.

“Abbiamo spiegato a De Vincenti – ha detto Ugliarolo, che essendo palermitano conosce bene la vicenda – che così come il Governo ha risolto la vertenza Electrolux, dovrebbe occuparsi di Almaviva Contact, che soltanto in Sicilia e nel resto del Mezzogiorno ha circa il doppio dei lavoratori”.

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