Piano Giovani, in Sicilia è scontro istituzionale | L’assessore Scilabra “scarica” i suoi dirigenti

di Maria Teresa Camarda

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Piano Giovani, in Sicilia è scontro istituzionale | L’assessore Scilabra “scarica” i suoi dirigenti

| venerdì 08 Agosto 2014 - 10:20

E i problemi arrivarono anche in Paradiso alla Regione siciliana. L’idillio tra Nelli Scilabra e la sua dirigente Annarosa Corsello si è disintegrato, colpito da una lettera dell’assessore agli uffici dopo il flop nel giorno del lancio del Piano Giovani.

Durissimi i toni dell’assessore, che ha visto disintegrarsi quel progetto su cui si era basata praticamente tutta la rivoluzione del settore della Formazione, più volte sbandierata anche dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Scrivo per rappresentarle la mia totale disapprovazione rispetto alle modalità con le quali è stata amministrata tecnicamente l’azione. In particolare mi riferisco alle gestione del portale web pianogiovanisicilia.com che ha manifestato evidenti disfunzioni come anche denunciato, nei principali social media e a mezzo stampa, da numerosi cittadini siciliani. Il malfunzionamento del sistema informatico progettato e gestito dalla società ETT S.P.A., e commissionato da codesto Dipartimento, ha generato l’indignazione delle giovani generazioni a cui il nostro Piano è destinato”.

“Non posso tollerare che per ragioni di carattere tecnico venga destabilizzato il buon esito di un piano di investimento da oltre 100 milioni di euro a favore dei miei coetanei e destinato a creare opportunità lavorative – aggiunge – Non lo può tollerare il Governo della Regione, non può tollerarlo questa Amministrazione. Il Piano Giovani è un’occasione unica per dare un segnale di speranza alle ragazze e ai ragazzi della Sicilia, non possiamo tradire per l’ennesima volta i giovani siciliani né deludere le loro aspettative. L’interesse dei miei coetanei ad avere un’occasione di lavoro non può essere né mortificato né sacrificato per le ‘disfunzioni tecniche’ di un sistema informatico”.

Ed è preoccupata, Nelli Scilabra, anche delle possibili ripercussioni sul suo lavoro di assessore, più volte protetto dalla giunta e dal presidente proprio perché impegnata nell’organizzazione e nella gestione di questo Piano Giovani. “Le stesse “disfunzioni tecniche” non possono ledere la mia credibilità e la mia onorabilità che è stata messa sotto attacco per responsabilità non mie. La scrivente e l’Amministrazione regionale che rappresento hanno subito da questa vicenda un incalcolabile danno all’immagine. Pretendo, anche a tutela degli interessi pubblici perseguiti, che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e che siano accertate le specifiche responsabilità”.

“In ogni caso – conclude – qualora all’esito dei suddetti accertamenti ispettivi, dovessero emergere violazioni del sistema informatico da parte di terzi, tali da alterare in modo significativo i processi di selezione degli 800 matching del 5 agosto, sarà Sua cura richiedere all’organismo intermedio gestore della misura in questione, Italia lavoro spa, il cui comportamento nella vicenda appare in modo evidente connotato di linearità e inequivocabile chiarezza, l’annullamento della procedura e l’immediata ripetizione del procedimento. E, qualora dagli accertamenti ispettivi dovessero emergere ipotesi di reato, la S.V. dovrà trasmettere immediatamente la citata relazione all’Autorità giudiziaria al fine di perseguire penalmente i responsabili”.

Intanto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha convocato un incontro a Palazzo D’Orleans sul Piano Giovani. Alla riunione partecipano l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, il collega con delega al Lavoro Giuseppe Bruno e la dirigente regionale dei dipartimenti Istruzione e Lavoro, Anna Rosa Corsello.

E l’Anci Sicilia giovani “invita l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra ad annullare le selezioni precedenti relative al piano Giovani, perché dalle sue medesime dichiarazioni emergono gravi irregolarità nelle procedure adottate per le selezioni e che inficiano il piano stesso”, ha detto il presidente Maurizio Lo Galbo.

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