La “cricca” nel mirino delle Fiamme Gialle | Confisca da 13 milioni per Balducci /VIDEO

di Nadia Palazzolo

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La “cricca” nel mirino delle Fiamme Gialle | Confisca da 13 milioni per Balducci /VIDEO

| venerdì 19 Settembre 2014 - 09:25

Guai per l’ex provveditore alle Opere Pubbliche di Roma e presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci.

I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno confiscato beni immobili, autoveicoli, quote societarie e conti bancari riconducibili alla famiglia Balducci per un valore stimato in circa 13 milioni di euro. La confisca è stata disposta dal tribunale di Roma e riguarda l’intero patrimonio accumulato nell’ultimo decennio.

“Balducci, con altri funzionari pubblici e imprenditori – si legge in una nota – è stato al centro delle indagini condotte dalle procure di Roma, Firenze e Perugia sulla cosiddetta ‘cricca’ degli appalti: un esteso e organizzato fenomeno di malaffare, definito da alcuni dei soggetti intercettati come ‘sistema gelatinoso’ che, dal 1999, a fronte dell’uso sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare l’erogazione di tangenti, ha consentito la metodica assegnazione a un numero chiuso di imprese favorite”, in primis quelle di Diego Anemone, di rilevantissimi appalti pubblici. Tra questi anche quelli relativi ai cosiddetti “grandi eventi”  come i mondiali di nuoto 2009, il vertice G8 all’Isola de La Maddalena, le celebrazioni del 150^ anniversario dell’Unità d’Italia.

Secondo gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle, “l’ex provveditore alle Opere Pubbliche ha tratto notevolissimi benefici economici da quel vasto sistema corruttivo, accumulando un ingente patrimonio personale che, già sottoposto alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro nel giugno dello scorso anno, viene oggi definitivamente confiscato”.

Tra i beni confiscati: svariati immobili di lusso, appartamenti sulle Dolomiti e in provincia di Pesaro, nonché un lussuoso casale con piscina e relativi terreni a Montepulciano (SI), la cui edificazione e ristrutturazione è stata curata proprio dall’impresa Anemone. Confiscati anche conti bancari e automobili, nonché quote del capitale della società di produzione cinematografica, che è risultata aver beneficiato di ingentissimi finanziamenti operati da Anemone e altri imprenditori aggiudicatari di appalti pubblici per la realizzazione di film interpretati dal figlio di Balducci.

Per Balducci è scattata anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di Roma per il medesimo periodo. Misura cautelare adottata per “la pericolosità sociale, quale soggetto dedito a traffici delittuosi e che vive abitualmente con i proventi di attività illecite”.

“L’operazione odierna  – spiegano le Fiamme Gialle – si connota per essere uno dei primissimi casi di confisca di beni riconducibili ad un soggetto la cui pericolosità deriva non dall’appartenenza al crimine organizzato, ma dal ripetuto coinvolgimento nei cosiddetti reati dei ‘colletti bianchi'”.

La confisca arriva dopo il maxi-sequestro del centro sportivo “Salaria sport village”, del valore di circa 200 milioni di euro, di Anemone. Tale struttura rappresenta”il frutto del reinvestimento di ingentissimi proventi giunti nelle casse delle imprese di Anemone a seguito dell’aggiudicazione pilotata degli appalti pubblici gestiti da Balducci e attualmente è diretta da un’amministrazione giudiziaria che ne garantisce la continuità aziendale”.

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