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Palermo come una città europea: paralizzata dallo sciopero…

PALERMO – In piazza a Palermo come nel resto d’Italia e d’Europa studenti, insegnanti, lavoratori, in testa la Gesip, precari e senza casa. La Cgil in piazza Massimo, Usb e studenti da piazza Pretoria verso la Regione, i Cobas dal Politeama al Comune. E’ solo il primo di tre giorni di manifestazioni.

Studenti medi e universitari con professori, precari, sindacalisti Usb, giovani dei centri sociali e operai Gesip sono partiti da piazza Pretoria alla volta di piazza Indipendenza in occasione della giornata europea di mobilitazione indetta dalla Confederazione europea dei sindacati. Ma una frangia dei manifestanti ha lasciato il corteo e ha bloccato il traffico in corso Tukory. 

 

Un altro gruppo di manifestanti, studenti e operai Gesip, ha raggiunto la stazione Centrale dove ha bloccato i binari 4 e 5. Deviazioni non previste e non autorizzate il cui obbiettivo dichiarato è “paralizzare la città”.   

 

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I Cobas, che in un primo momento dovevano dirigersi in via Cavour, hanno sfilato fino a piazza Pretoria per poi ricongiungersi all’altro corteo davanti palazzo d’Orleans dove una delegazione di manifestanti ha chiesto di essere incontrato dai rappresentanti del Governo regionale.

 

Intanto in piazza Massimo la manifestazione della Cgil con stand informativi e interventi dal palco, tutti molto critici nei confronti delle altre due sigle sindacali confederali per la loro assenza.

 

Per gli automobilisti l’ennesima giornata di passione con l’unica consolazione che almeno per oggi sono in compagnia di una buona parte di cittadini europei. Ma le proteste a Palermo non si esauriranno con questa giornata. Gli studenti dai loro blog avvertono: “è il il primo di tre giorni di mobilitazione che culmineranno nella grande manifestazione di piazza Massimo di venerdì 16, contro i tagli del Governo Monti”.

 

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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