Categorie: Politica

Precari, botta e risposta fra Crocetta e Vicari. La proroga in aula il 28 dicembre

PALERMO, 22 DICEMBRE – I precari e l’obbligo di assunzione a carico delle imprese appaltatrici accendono il dibattito politico. La proposta, di appena qualche giorno fa, è del governo regionale: obbligo di assunzione del 20 per cento dei precari per le imprese che si aggiudicheranno le gare in Sicilia. Ipotesi che Simona Vicari, senatore e commissario provinciale del PdL, boccia.

“Se questo obbligo fosse confermato – ha detto Vicari – saremmo dinanzi ad una scelta che non solo è antieconomica, visto che accolla alle imprese un ulteriore costo, ma soprattutto ci porrebbe ancora di più fuori dall’Europa dato che negli altri Paesi dell’Ue non esiste una misura simile. C’e’ da considerare anche che tutto ciò porterebbe ad assumere personale non qualificato, in parte frutto di attività clientelari, costringendo così le imprese a ricorrere a costosi corsi di formazione professionale. La Sicilia deve attrarre know-how qualificato e non certo dare lavoro a chi è stato assunto attraverso lottizzazione”.

Pronta la replica del Presidente della Regione Rosario Crocetta: “La Vicari preferirebbe licenziare i precari? Che idea avrebbe? Il governo ci ha chiesto di ridurre il costo dei precari del 20%, come si fa? O diminuiscono le ore, o diminuisce il numero di precari, o si utilizzano in modo produttivo”. Crocetta ha annunciato intanto le prossime tappe: “Lunedi’ 27 dicembre ci sarà una riunione di Giunta per approvare l’esercizio provvisorio e subito dopo la proroga dei precari. Il giorno dopo, il 28 dicembre, il disegno di legge approderà in Aula per l’approvazione”.

E la controreplica del senatore Vicari arriva con una nuova proposta: “Ha ragione il presidente Crocetta, i licenziamenti bisogna sempre evitarli e tutelare i lavoratori, specie in questo periodo di crisi. Ma Crocetta sa bene che molti di questi precari rappresentano il frutto di quel sistema clientelare che proprio lui ha inteso sempre voler combattere”. Vicari rilancia: “Ciononostante – aggiunge – faccio una proposta: piuttosto che imporre alle piccole imprese appaltatrici la gabella del 20 per cento di precari, se la riservassimo alle grandi imprese a partecipazione pubblica tipo Anas, Ferrovie dello Stato o Consorzio per le Autostrade siciliane? Chiaramente si dovrà trattare di personale formato e preparato. In questo modo eviteremmo di gravare in maniera eccessiva sulle piccole aziende, ed allo stesso tempo tuteleremmo i lavoratori, proprio come dice di volere il presidente Crocetta”.

 

In tema di tagli e risparmi Crocetta ha anche detto: “Il taglio di un miliardo di euro annunciato dall’assessore al Bilancio Bianchi è un impegno assunto. Se abbiamo 5 miliardi di euro di deficit è chiaro che le uscite non possono superare le entrate. Dobbiamo ridurre l’indebitamento esistente ed evitare che se ne produca altro e creare lavoro. Basta con il solito metodo usato finora della dilazione dei pagamenti a produttori e fornitori, perchè è stato devastante”. Sulla crisi degli enti locali, e in particolare quella del Comune di Messina, ha aggiunto: “stiamo varando una legge salva enti dal dissesto, che riguarda in modo particolare il comune di Messina. Se crolla Messina crolla la Sicilia. Lavoreremo anche di domenica perché è chiaro che non possiamo assolutamente permetterci che crolli Messina”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

Condividi
Pubblicato da
Redazione