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Ingroia ci sta: sarà candidato premier

ROMA, 29 DICEMBRE – Antonio Ingroia scioglie le incertezze e annuncia la sua candidatura a premier. Al Capranichetta di Roma l’ex pm palermitano esordisce dicendo: “Ci siamo, quando ho iniziato la mia carriera non avrei mai pensato di trovarmi qui a continuare a combattere la criminalità in un altro ruolo. Non avrei mai pensato che il mio impegno da magistrato non sarebbe stato sufficiente”. Un’introduzione che toglie ogni dubbio circa le sue intenzioni e rappresenta il prologo per una serie di affondo verso quelli che saranno i suoi bersagli elettorali: Berlusconi, Monti, Bersani e Piero Grasso.

 

“Non siamo in un paese normale – continua Ingroia – c’è un’emergenza democratica dovuta allo strapotere criminale e all’inadeguatezza della politica. È venuto  il momento della responsabilità, non solo istituzionale ma politica. Ho fatto un appello indirizzato alla società civile e alla buona politica e ho detto che dalle risposte a quell’appello avrei tirato le somme. Oggi dico grazie alla società civile e alla buona politica, dalla prima c’è stato un passo avanti, dalla seconda un passo incontro. Grazie ai tanti atti di responsabilità che mi sono giunti, anche in modo impetuoso, in una settimana appena. In tanti mi hanno manifestato la voglia di partecipare, è la nostra rivoluzione e vogliamo la partecipazione die cittadini. Antonio Ingroia non è il salvatore della patria ma vuole essere un cittadino che si mette in gioco”.

 

Ingroia attacca il Partito Democrato e il segretario Pierluigi Bersani: “Gli ho scritto una lettera aperta nella quale ponevo una domanda fondamentale: vuole il Partito democratico debellare veramente la mafia e non solo contenerla? Non ho mai avuto risposta, il suo silenzio è stato più eloquente di qualsiasi risposta”. Ancora più esplicito l’attacco a Grasso: “Nel maggio 2012 voleva dare un premio speciale al Governo Berlusconi per il suo impegno antimafia. Piero Grasso è lo stesso procuratore nazionale antimafia scelto da Berlusconi grazie ad una legge che escluse di fatto Giancarlo Caselli, colpevole di avere fatto i processi ai politici in rapporti con la mafia”. 

 

Ingroia tuttavia non chiude le porte al confronto con il Pd “sempre che si apra ad una politica di riforma e non di conservazione”. Massima disponibilità invece nei confronti di Beppe Grillo e del suo movimento. “Questa è una porta decisamente aperta, siamo pronti ad un confronto serio per dare una sterzata al Paese. Ci sono battaglie comuni che possiamo condividere, stia tranquillo Grillo non c’è alcuna foglia di fico del trasformismo”.

Lanciando già i temi della campagna elettorale, Ingroia rispolvera lo slogan anti dispersione usato da Veltroni nel 2008: “Il nostro sarà il vero voto utile. Io sono un sognatore ma un velleitario. Ho coltivato il sogno di una giustizia uguale per tutti e, nelle mie inchieste, l’ho realizzato. Ora sogno di cambiare l’Italia seguendo gli stesis ideali di giustizia ed eguaglianza. Un’idea che non è solo mia ma anche di tanti amici e di tanti esponenti istituzionali, come Orlando e De Magistris, sindaci che hanno contaminato le istituzioni e le hanno cambiate non perchè spinti dai partiti ma dai cittadini. Un modello virtuoso che vogliamo estendere a livello nazionale. La nostra sarà una rivoluzione, una rivoluzione pacifica e civica”.

 

 

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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