PALERMO, 4 APRILE 2013 – Altro che “renziano”, il deputato Pd Davide Faraone inizia a indossare i panni del classico “allievo che supera il maestro” e attacca senza remore la direzione regionale. “Basta farsi umiliare da Crocetta”, rimprovera il deputato al Pd siciliano aggiungendo che è arrivato il momento di “delombardizzare” il Governatore.

“Possibile che chiunque governi la Regione si preoccupi di fare un partito, invece che occuparsi della Sicilia? – scrive Faraone – Quasi fosse scritto nello statuto anche in questa legislatura esiste un partito del presidente della Regione, il Megafono. Solo il Partito Democratico siciliano sembra non essersene accorto”.

Il parlamentare punta il dito contro una sorta di “doppia casacca” di Crocetta. “Il Megafono gira per le città e tratta a Catania con Bianco, a Messina propone il candidato sindaco e vuol far saltare le primarie. Hanno deputati, un senatore, assessori (ora altri due), coordinatori nei comuni. Un vero e proprio partito. Nulla di male. Poi però – obbietta Faraone – smettono i panni del Megafono e diventano Pd. Partecipano e intervengono anche alle direzioni del primo partito d’Italia. Ci dicono cosa è meglio, ci danno suggerimenti, naturalmente – attacca il deputato – per far crescere il Megafono”.

Il deputato, poi, critica il suo partito: “Ciò che colpisce è il silenzio del Pd che continua a farsi umiliare e che accetta tutto questo in assoluto silenzio. Credo sia giunto il momento per il Partito democratico di ‘delombardizzare’ Crocetta e di ricordargli che è stato eletto per governare la Sicilia, per trovare soluzioni ad una crisi economica e sociale che attanaglia l’Isola, non per farsi un partito”.