Formazione, scattano i primi 1.586 licenziamenti. Sindacati a Crocetta: “Fare chiarezza”

di Redazione

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Formazione, scattano i primi 1.586 licenziamenti. Sindacati a Crocetta: “Fare chiarezza”

| venerdì 05 Aprile 2013 - 17:10

assessorato formazione

PALERMO, 5 APRILE 2013 – “Gli enti di formazione stanno procedendo al licenziamento di tutto il personale degli interventi formativi con data 7 giugno e degli sportelli con data 30 settembre, finora sono ben 1586 gli operatori che hanno ricevuto le lettere di licenziamento”.

 

A denunciarlo è Giovanni Migliore, responsabile Formazione della Cisl Scuola , firmatario insieme a Cgil Uil e Snals, di una lettera per la richiesta di incontro al Presidente della Regione Crocetta e all’assessore alla Formazione Scilabra sulla vertenza Formazione.

“Le dichiarazioni del Presidente Crocetta in Commissione Lavoro all’Ars – continua Migliore – con le quali ha annunciato il mancato finanziamento della seconda annualità dell’Avviso 20/2011 senza individuare però, ad oggi, un percorso ben definito per la continuità delle attività formative e senza dare le giuste garanzie per il personale, non sono servite a fermare le procedure. Domina l’incertezza chiediamo subito un incontro alla Regione”.

 

Le associazioni Forma Sicilia e Cenfop Sicilia, hanno convocato infatti i sindacati per comunicare l’apertura dello stato di crisi che sarà seguita dall’avvio delle procedure previste dalla legge a carico dei singoli enti.

 

“Nonostante le continue promesse, non vi sono prospettive  -prosegue lanota della Cisl – neanche per chi, ogni giorno, lavora con abnegazione nei percorsi di obbligo istruzione. Tutto ciò mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e non è più accettabile sentirsi dire che nessuno dovrà preoccuparsi e protestare perché il governo darà le soluzioni. Noi siamo ben lieti che si metta mano al riordino di un settore ormai allo sbando e siamo i primi a denunciare le anomalie ormai non più tollerabili”.

 

Migliore aggiunge “sin dal 2008 chiediamo che venga rivisto il sistema di accreditamento degli enti che altrimenti genera il lievitare di enti di ogni genere che non garantiscono la necessaria operatività. Chiediamo, inoltre, le garanzie per tutti gli operatori del settore, a partire da chi è stato già espulso e ancora aspetta che si concretizzino le promesse del governo. Non si può rimanere per decine di mesi senza stipendio e senza prospettive future”.

 

“Non si può fare macelleria sociale. Siamo i primi a chiedere che chi ha sbagliato paghi, ma – conclude Migliore – certamente, ad avere sbagliato non sono i lavoratori. Chiediamo dunque un confronto urgente per avere certezze per i lavoratori dato che le scadenze dei percorsi formativi e degli sportelli sono imminenti e ancora non vi sono prospettive concrete per i lavoratori”.

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