Articolo 37, Cimino: “Adesso riprendiamoci le imposte di produzione”

di Redazione

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Articolo 37, Cimino: “Adesso riprendiamoci le imposte di produzione”

| sabato 06 Aprile 2013 - 16:18

cimino michele

PALERMO, 6 APRILE 2013 – Soddisfazione da parte di molti esponenti poltici siciliani dopo la decisione del Governo Monti di riconoscere l’articolo 37 dello Statuto Siciliano.

 

 

“Le imprese che operano in Sicilia – sottolinea Michele Cimino, deputato regionale di Voce Siciliana – sebbene hanno sede legale fuori dalla regione devono pagare le loro imposte in Sicilia. È finalmente un risultato storico che io perseguo da anni. Merito al presidente Crocetta, m adesso non bisogna fermarsi. È necessario procedere a cassare la parte dell’articolo 36 che recita ‘le imposte di produzione sono riservate alla Stato‘. Una truffa che fu deliberatamente fatta ai danni dei siciliani. Oggi posso dire con orgoglio che vinceremo anche questa sfida”

Gli fa eco Giuseppe Picciolo, capogruppo dei “Democratici riformisti per la Sicilia” all’Assemblea regionale siciliana: “La Sicilia grazie alla credibilità del governo Crocetta ha vinto oggi la madre di tutte le battaglie, quella per l’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto. Un merito che va ascritto al presidente Rosario Crocetta che, da questo risultato, esce come vero autonomista. Dal pagamento delle tasse in Sicilia da parte delle imprese che qui operano pur avendo sede altrove, apriremo la pagina nuova dello sviluppo e dell’autonomia. Ora avremo le condizioni per risanare i conti e rilanciare l’economia per fare dell’Isola una regione che cresce al pari delle aree più sviluppate dell’Europa”.

Soddisfatto anche Pippo Gianni, deputato regionale del Centro Democratico e componente del gruppo Misto all’Assemblea regionale: “L’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano è uno dei pochissimi atti positivi del governo Monti. La Sicilia oggi vince una battaglia che va avanti da decenni. Sono un deputato regionale dal 1984, che spinge per ottenere questo diritto che pone la Sicilia in condizioni di crescere economicamente secondo un modello fiscale che supera anche quello iper autonomistico della Catalogna. Ora possiamo fare da soli e con successo. Mancano solo altri due scogli che sono rappresentati dagli ostacoli sull’applicazione degli articoli 36 e 38 dello Statuto. Intanto ci prendiamo la soddisfazione di vedere pagare le tasse alle banche ed alle imprese della grande distribuzione che operano in Sicilia”.

 

“Per la prima volta nella storia lo Stato riconosce l’autonomia siciliana, perché con il governo Crocetta abbiamo dimostrato di essere una Regione responsabile”. Dichiara il senatore Giuseppe Lumia (il Megafono)“Abbiamo cominciato a smontare – aggiunge – il paradigma, costruito dalle classi dirigente locali e nazionali che si sono susseguite nel corso degli anni, di una Sicilia terra di consumo. È finito il tempo in cui il governo regionale andava a Roma a chiedere risorse per alimentare a Palermo assistenzialismo e clientele. Oggi la Sicilia è una Regione che dà l’esempio, che taglia gli sprechi e investe in innovazione e sviluppo”.

 

“La Sicilia scrive una pagina importante della sua storia: il riconoscimento dell’articolo 37 dello Statuto, che prevede che le imprese che operano nell’isola paghino qui i loro tributi, è il frutto di anni di battaglie che hanno visto il nostro partito costantemente in prima linea. Ma bisogna riconoscere che se oggi questo risultato è stato raggiunto, grande merito va al presidente Rosario Crocetta, all’assessore Luca Bianchi e al governo che, in sinergia con il parlamento regionale, hanno portato avanti un lavoro che ha permesso di proporre una Sicilia finalmente credibile agli occhi del governo nazionale”. Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars.

“Questo risultato – aggiunge – ci deve spingere a lavorare ad una manovra di Bilancio e ad una Finanziaria che procedano sullo stesso solco: rigore e risanamento. Ma al tempo dobbiamo varare misure per rendere la nostra regione attrattiva dal punto di vista imprenditoriale. Dobbiamo sostenere l’economia e il tessuto dei piccoli e medi imprenditori, ma al tempo stesso servono provvedimenti in grado di rendere l’isola appetibile e riportare la grande impresa in Sicilia, per rilanciare l’occupazione e contrastare una crisi che sta generando sempre maggiori sofferenze e povertà”.

 

“Il riconoscimento dell’articolo 37 dello Statuto da parte del governo nazionale è un grande risultato del governo Crocetta per il bene della Sicilia”. Lo afferma il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo che ha aggiunto: “Ci consentirà di ottenere più risorse per lo sviluppo ed il lavoro, che sono le priorità dell’azione di governo. La credibilità e l’impegno del presidente Crocetta – ha concluso – hanno aperto la strada al riconoscimento di un diritto fino ad oggi negato dallo Stato alla Sicilia”.

 

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