Perfomance sessuali di m… Ecco la pagina Facebook in cui ci si mette a nudo

di Redazione

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Perfomance sessuali di m… Ecco la pagina Facebook in cui ci si mette a nudo

| sabato 06 Aprile 2013 - 09:19

Psdm

PALERMO, 6 APRILE 2013 – A chi non è mai capitato di avere a che fare con qualcuno che non ci sapesse fare? A letto, intendiamo. Baci, preliminari, sesso. Esperienze disastrose che hanno rischiato di mortificare la nostra sessualità, facendoci passare la voglia, come si suol dire. E allora che fare? Sfogarsi su Facebook, sulla pagina “La Performance sessuale di merda” (Psdm).

Cosa fare, per esempio, se il tuo partner sessuale è raffreddato e mentre ti “cavalca” continua a riempirti il collo di muco e tu vuoi solo vomitare? Oppure, come comportarsi se lei non sa come toccare i “gioielli” e li strizza troppo forte?

 

Una pagina nata per permettere a tutti gli utenti di Facebook di raccontare la propria esperienza sessuale insoddisfacente, ridicola, umiliante, con il solo scopo di riderne, esorcizzarla e condividerla.

 

Con un successo probabilmente inaspettato anche per gli stessi ideatori della pagina: 433.740 “Mi piace” in poco più di 4 giorni.

 

Un numero che cresce ogni minuto, ad ogni aggiornamento, ovviamente, destinato a salire verso quella quota di un milione che sancisce il successo assoluto.

Il meccanismo è semplice: invii un messaggio privato ai moderatori della pagina e loro pubblicano il messaggio nel completo anonimato. Dopodiché libero sfogo per i commentatori, con volto, nome e cognome.

“Presa da questo tizio – scrive una ragazza – decido di andarlo a trovare nella sua città (poiché non siamo conterranei) e di sbatterlo ripetutamente visto l’aspetto fisico e visto tutte le doti che mi aveva elencato di avere. Beh, dire che siano state le 4 ore più lunghe della mia vita è riduttivo! Il suo apparato era maledettamente piccolo, non sapeva dove mettere le mani, non riuscivo a praticare il sesso orale perché aveva paura del fatto che gli si rompesse il prepuzio, non potevo leccargli il collo perché diceva di soffrire il solletico. Insomma: ho finto 2 orgasmi, ho improvvisato una chiacchierata per farlo smettere e lo guardavo a dir poco sconcertata. Finalmente il momento di andare. Le mie ultime parole furono: Sei impedito. Ah dimenticavo! Ce l’hai troppo piccolo!”.

Un altro ragazzo invece è stato punito – per bontà divina! – per un suo tradimento con una Performance sessuale di merda: “La Psdm è quando per approfittare del fatto che hai la casa libera la notte ti trovi con una e vi ubriacate di anima nera e copulate dalle 1:30 alle 7:30 della mattina NO STOP (ci preme riportare un commento: “1:30 7:30 no stop, si sicuro ahahahahah !! Gli uomini e il loro ego !!!”, n.d.r.) . In tutte le posizioni dal letto all’idro alla terrazza alla cucina e in maniera poco ortodossa, sbattendole le uova addosso come dovessi strapazzarle! E poi lei se ne va. Vai a letto soddisfatto e compiaciuto dalla performance ma… alle 10:30 suona la sveglia. Te n’eri dimenticato: arriva l’altra!!! Tu, con le palle in fiamme ed un dolore allucinante che fatichi a camminare, ti inventi scusanti assurde per non cadere nella trappola e alla fine trovi sia più conveniente e confessi il dolore. In tutta risposta lei: “è perché è da tanto che non lo facciamo e sono piene, non vedi come sono gonfie”, e senza darti il tempo di capire si butta sul tuo ormai sfinito guerriero mono-articolato e, dopo un’ora buona, al momento di succhiare la tua linfa aspetta estasiata lo schizzo della felicità mentre di foga alza e abbassa il membro e… e…. esce lentamente una timida gocciolina bianca.. ECCOLA CHE SENZA PENSARCI SU DUE VOLTE STRINGE A MANO PIENA PER PREMERE I MIEI GIOIELLI DI FAMIGLIA : “Ma non posso essermi sbagliata, non vedi che sono gonfie? secondo me si è bloccato qui..” E SCHIACCIAAAAA CON IMPETO!!!”. Peggio per te, ci viene da commentare a nostra volta.

Ovviamente, non abbiamo dubbi che in molti inventeranno la defaillance perfetta pur di apparire sulla pagina, ma per molti invece sarà il modo migliore per esorcizzare quel disastro che ci portiamo dietro come uno dei peggiori ricordi.

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